Giovanna Cavalli, Corriere della Sera 9/6/2010, 9 giugno 2010
IL CONTRATTO TRIENNALE DEL SERVIZIO RAI
Il premier Berlusconi (ora anche ministro ad interim dello Sviluppo economico al posto del dimissionario Scajola) avrebbe detto, durante il vertice Pdl a Palazzo Grazioli: «Se la Rai continua ad essere così faziosa, potrei non firmare il contratto di servizio». Forse quella che ha riferito la talpa era soltanto una battuta, magari non l’ha detto proprio («frasi mai pronunciate», giura il portavoce Paolo Bonaiuti). Comunque si sarebbe scagliato contro «certe trasmissioni di informazione» che giudica ostili alla maggioranza, minacciando di non sottoscrivere l’accordo con cui alla Rai viene assegnata la funzione di servizio pubblico.
• Il Contratto triennale
Il Contratto nazionale di servizio, stipulato tra Rai e ministero delle Comunicazioni, è una disciplina concordata, su base triennale, delle attività che la Rai svolge in qualità di televisione pubblica concessionaria
• I diritti e gli obblighi della tv pubblica
Nel Contratto nazionale di servizio sono individuati i diritti e gli obblighi della società concessionaria, cioè della Rai. L’attuale contratto copre il triennio 2007-2009
•Qualità e programmazione
L’art. 3 del Contratto riguarda la qualità dell’offerta e stabilisce che la Rai sviluppi un sistema di misurazione degli obiettivi di programmazione e della qualità (Comitato scientifico)