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 2010  giugno 09 Mercoledì calendario

Paglino Salvatore

• . Tenente colonnello della Guardia di Finanza. L’1 giugno 2010 fu arrestato con l’accusa di peculato (avrebbe usato le auto e il telefono cellulare di servizio per molestare una testimone e alcune giornaliste, dando loro anche notizie coperte da segreto istruttorio) • «Messaggi sul telefonino. Dall’innocua richiesta di un incontro per la pausa caffè a qualche apprezzamento di troppo. Con la perseveranza degna di uno spasimante respinto [...] Paglino ne ha spediti diversi. [...] Destinatarie: ragazze conosciute per alcune delle inchieste pugliesi più importanti degli ultimi anni, prima fra tutte quella delle escort a Palazzo Grazioli. Da vicecomandante del Nucleo di polizia tributaria di Bari l’ufficiale indagò. Conobbe. E qualche volta telefonò oppure, appunto, spedì messaggi, non proprio dettati da esigenze di servizio. Vai a sapere di avere il telefono sotto controllo... [...] In procura si dice che a puntare il dito per prima contro il pressing assillante dell’ufficiale sia stata Terry De Nicolò, la ragazza barese nota per aver rivelato dei suoi incontri sia con l’ex vicepresidente regionale Sandro Frisullo, sia con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (’ma a Palazzo Grazioli ma non mi sono mai fermata di notte e non ho avuto rapporti con il presidente”). Terry (’per favore non chiamatemi escort”) avrebbe firmato [...] un verbale confermando tutto sulle insistenze del tenente colonnello anche dove di quelle insistenze non c’è che la traccia di un tabulato telefonico (non l’intercettazione vera e propria). [...] Il telefono di Salvatore Paglino [...] non finì sotto controllo per le presunte molestie telefoniche ma per una indagine sulla fuga di notizie che riguardava uno scoop del Corriere Della Sera: i verbali di interrogatorio dell’imprenditore pugliese Gianpaolo Tarantini, manager della sanità diventato famoso per aver portato Patrizia D’Addario e altre ragazze a pagamento nelle residenze del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il procuratore Laudati lesse quello scoop lo stesso giorno in cui cominciò il suo lavoro a Bari. E promise che non avrebbe lasciato correre. Così finirono sott’inchiesta inquirenti che si pensò avessero potuto avere un ruolo in quella fuga di notizie. Fra gli altri anche Paglino. Che aveva conosciuto bene Tarantini come la escort Patrizia D’Addario e molte altre delle ragazze che l’imprenditore aveva il compito di procurare per i palazzi della politica, romana e non. Il colonnello, più di molti suoi colleghi, si addentrò nelle indagini sulle notti-scandalo della politica. E seguì poi anche l’evoluzione di altre due grandi inchieste pugliesi: quella sullo scandalo degli appalti nella sanità (che ha portato poi all’arresto di Sandro Frisullo) e l’altra (per la procura di Trani) sulle presunte pressioni politiche per bloccare alcune trasmissioni Rai attraverso il Garante delle comunicazioni. L’altra – l’indagine sullo stalking – non l’aveva messa in conto» (Giusi Fasano, ”Corriere della Sera” 28/5/2010).