Il Sole-24 Ore 8/6/2010;, 8 giugno 2010
ALLA GUIDA DEL FISCO CON VISCO E TREMONTI
Ama il sigaro toscano, la montagna e la buona cucina. E se poi riesce a trovare i funghi "galletti" fuori stagione lo racconta con soddisfazione ai suoi collaboratori. Dopo 15 anni di amministrazione finanziaria, durante i quali ha scalato tutti i gradini che portano al comando del braccio operativo della macchina fiscale, Attilio Befera, classe 1946,è l’uomo chiamato a ideare e attuare nuove strategie per dare la caccia agli evasori.
Cercando sempre di semplificare e non complicare la vita ai contribuenti. Come nel caso del modello F24, messo a punto più di 10 anni fa, o come è stato per l’avvio delle convenzioni con gli istituti di credito per erogare i maxi rimborsi Iva.Un’operazione per far risparmiare interessi allo stato e al tempo stesso finanziare le imprese.
La sua visione dei processi legati agli obblighi fiscali è frutto anche dei 30 anni passati dall’altra parte della barricata, in Efibanca: una banca d’affari la cui attività era principalmente l’assistenza di aziende medie e mediograndi in attività di credito industriale e strutturato, di capital market e merchant banking. Un’esperienza senz’altro utile per restare alle dipendenze del fisco con due datori di lavoro come Vincenzo Visco e Giulio Tremonti. Due le operazioni che ha sviluppato negli ultimi anni e che portano il suo marchio: il nuovo modello di riscossione, strappato ai privati e ricondotto sotto l’ombrello pubblico, con il nome di Equitalia; l’aver implementato il ricorso alle banche dati e all’incrociodelle informazioni utili per stanare chi sfugge al fisco.
Il cambio di rotta sta nel voler condurre la lotta all’evasione senza più guardare soltanto alla contabilità, ma concentrandosi ora sulle spese effettive che un contribuente sostiene per condurre un certo tenore di vita. Ecco così che oltre all’anagrafe dei conti il cui utilizzo è sempre più frequente è stata creata dal 2008 una "banca dati del lusso". Con una serie di campagne mirate sono state acquisite iscrizioni a centri benessere e circoli sportivi. Così come sono stati setacciati i tour operator alla ricerca degli oneri sostenuti dai contribuenti per viaggi esclusivi e monitorate le case d’asta per censire gli acquisti di beni pregiati. Il tutto per poter incrociare chi i soldi li ha ma spesso si "dimentica" di dichiararli al fisco.