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 2010  giugno 08 Martedì calendario

PESARO, LEI LO LASCIA E LUI UCCIDE IL RIVALE

Amore malato. E’ la rabbia dopo un tradimento, la depressione dopo un abbandono che hanno spinto ad uccidere. Un amore crudele ed estremo dominato dal possesso dell’altro. Un amore che è schiavitù psicologica e rabbia cieca. La stessa che ha armato la mano di Giovanni Broccoli, 30 anni, falegname disoccupato, che a mezzanotte di domenica, a Pesaro, ha massacrato con venti coltellate il nuovo compagno della sua ex convivente. Lo ha aspettato nell’androne della casa dove la donna, R.R., 42 anni operaia, abita insieme alla figlia 14enne avuta da un precedente matrimonio. Un omicidio annunciato da mesi con minacce, pedinamenti, sms, telefonate e atti persecutori nei confronti della 42enne. Anche domenica sera Broccoli era andato sotto casa della sua amata, quella stessa casa, a due passi dal centro, che per qualche anno era stata il loro nido d’amore e in cui, ora, c’era un altro uomo. Guido Volterri, 44 anni, agente di commercio residente a Metaurilia di Fano, a una quindicina di chilometri da Pesaro, infatti, da qualche mese era il nuovo fidanzato di R.R. I due, proprio per le continue minacce di Broccoli, non vivevano sotto lo stesso tetto anche se Volterri frequentava quotidianamente l’appartamento della donna. La sera della tragedia Guido Volterri, R.R., la figlia di lei e alcune amiche della ragazzina, hanno cenato tutti insieme a casa. Ma la quiete di una serata in famiglia è durata poco visto che Broccoli, accecato dalla prova della nuova relazione di lei, certezza assoluta e impermeabile ad ogni confronto con la realtà e la lucidità, ha iniziato la sua persecuzione. Si è attaccato al campanello e al telefono, ha urlato minacce del tipo ”lo uccido”. Nessuno in casa ha osato aprire. Ma di fronte a tanta insistenza molesta, Volterri ha perso la pazienza ed è sceso. Broccoli, però, non c’era più.
Quello che la coppia pensava fosse un segnale di resa, in realtà era il primo atto della tragedia. Il 30enne, in preda alla sindrome di Otello e di quella voglia di fare qualcosa di eclatante per spezzare una situazione troppo dolorosa, era tornato in bici a casa dove abita con gli anziani genitori, per prendere l’arma del delitto. Un coltello da campeggio dalla lama lunga 30 centimetri e larga quattro. Con quello in tasca è tornato a casa della sua ex. Si è arrampicato tra cole e cornicioni fino a raggiungere il balcone dell’appartamento al primo piano. Quello che ha visto attraverso i vetri è stato ciò che, probabilmente, ha fatto precipitare gli eventi: Volterri salutava con un tenero bacio ”la sua” R.R. Poco dopo, scendendo le scale è andato incontro alla morte. Giovanni Broccoli, che aspettava col coltello in mano, lo ha aggredito senza dargli nemmeno il tempo di reagire. Una, due, dieci, fino a venti fendenti che hanno dilaniato il corpo del 44 enne morto quasi sul colpo, in una pozza di sangue. Inutile la fuga a piedi di Broccoli verso casa dove è stato raggiunto dal dirigente della squadra mobile di Pesaro, Andrea Massimo Zeloni, e dal comandante del Radiomobile dei carabinieri, il tenente Emanuele Tamorri che ha proceduto all’arresto.