Varie, 8 giugno 2010
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Cohen Job
• Haarlem (Olanda) 18 ottobre 1947. Politico. Sindaco di Amsterdam. Dal marzo 2010 leader del partito laburista (Pvda) • «[...] uomo ”legge e ordine” che ha regolamentato prostituzione e droghe libere in città, ma ha anche aperto il dialogo con l’Islam. [...] è stato paragonato con scarso sforzo di fantasia a Barack Obama [...] ebreo [...] con i nonni deportati a Bergen-Belsen [...] La rapida ascesa di Cohen è stata letta come la nemesi di una certa retorica nazionalista di destra. Il suo slogan ”De boel bij elkaar houden”, tenere una società unita e coesa, è stato applicato ad Amsterdam, città dove risiedono 177 nazionalità e che, nonostante l’omicidio di Theo Van Gogh nel 2004, non è sprofondata nei conflitti etnici. Nella lettera di minacce infilzata nel petto del regista dal fanatico Mohammed Bouyeri veniva citato anche Cohen, insieme a Wilders e alla scrittrice Ayaan Hirsi Ali. Per tutta risposta, il sindaco ha cominciato a formare gruppi di dialogo interculturale, visitando le moschee e sedendosi a prendere tè con gli imam, tanto che i suoi nemici lo chiamano ironicamente ”tea drinker”, il bevitore di tè. Però Cohen può anche vantare una forte regressione della criminalità durante il suo mandato. Nel ticket elettorale dei laburisti, si è presentato con una donna turca, Nebahat Albayrak. La strana accoppiata rispecchia l’assoluta parità tra candidati uomini e donne, con diversi nomi di immigrati in lista. [...]» (Anais Ginori, ”la Repubblica” 8/6/2010).