Wikipedia, 8 giugno 2010
Corn Laws L’espressione Corn Laws definisce una serie di provvedimenti che imponevano dazi sull’importazione di derrate agricole in vigore dal 1815 al 1846 nel Regno Unito
Corn Laws L’espressione Corn Laws definisce una serie di provvedimenti che imponevano dazi sull’importazione di derrate agricole in vigore dal 1815 al 1846 nel Regno Unito. Scopo delle Corn Laws, introdotte dal Importation Act 1815 (55 Geo. 3 c. 26) e abrogate dal Importation Act 1846 (9 & 10 Vict. c. 22), era quello di proteggere i proprietari terrieri dai prezzi più competitivi dei cereali provenienti da altre colonie britanniche, all’epoca la Gran Bretagna era il paese economicamente più evoluto e gli unici produttori in grado di impensierire erano quelli delle colonie di oltremare. Le Corn Laws erano in realtà un possente strumento di potere dell’aristocrazia terriera britannica, la loro abolizione segnò il passaggio da un regime economico di tipo feudale ad uno industriale. Introduzione e abrogazione [modifica] Il dibattito intorno alle Corn Laws coinvolgeva su fronti opposti il Partito Conservatore e quello Whig, da un lato quindi la classe sociale che maggiormente beneficiava dal sistema protezionistico che fu dopo le guerre napoleoniche quando si temeva un aumento del prezzo del grano (che non avvenne) e dall’altro lato la classe dei piccoli imprenditori (rappresentata dal partito Whig) che seguendo le teorie di David Ricardo riteneva una diminuzione del prezzo dei cereali la condizione necessaria per una riduzione dei salari e per l’aumento dei profitti. A Manchester personalità come Richard Cobden, John Bright, Sir David Roche e Charles Pelham Villiers fondarono la Manchester Anti-Corn Law League allo scopo di promuovere il libero commercio, sia tramite l’intervento della Camera dei Comuni sia presso l’opinione pubblica. Il dibattito sull’abolizione subì una brusca accelerazione in seguito alla carestia irlandese del 1845, il primo ministro, il conservatore Robert Peel avanzò la proposta di abolire le Corn Laws nella speranza di ridurre il costo del pane al punto da renderlo acquistabile dalla popolazione irlandese. Verso la fine del 1845 Peel arrivò allo scontro con i suoi compagni di partito, giunse alle dimissioni ma rientrò in carica in seguito al rifiuto da parte dei Whig di assumere il governo del paese. La fazione contraria all’abolizione delle Corn Laws era guidata da un ancora poco conosciuto Benjamin Disraeli, a favore dell’abolizione vi erano sia i Whig sia i movimenti più radicali. Il dibattito sull’abolizione durò fino al 16 maggio 1846 quando l’abolizione ottenne l’approvazione della camera dei comuni, il provvedimento passò anche alla camera dei Lords grazie all’appoggio del Duca di Wellington. Disraeli e Bentinck, alla guida di alcuni protezionisti, imposero la bocciatura dell’Irish Coercion Bill proposto da Peel che di conseguenza rassegnò le dimissioni. Il partito conservatore si scisse in due fazioni, da una parte coloro che appoggiavano Peel, chiamati Peelites, che intorno al 1860, insieme ad alcuni Whig e radicali, diedero vita al Partito Liberale. La fazione più conservatrice, guidata da Disraeli diede invece origine alla struttura dell’attuale Partito Conservatore.