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 2010  giugno 04 Venerdì calendario

Il quotidiano Le Monde, fondato nel 1944 da Hubert Beuve-Méry e da Christian Funck-Brentano (addetto stampa di De Gaulle), dovrà aumentare il capitale per far fronte ai prestiti delle banche

Il quotidiano Le Monde, fondato nel 1944 da Hubert Beuve-Méry e da Christian Funck-Brentano (addetto stampa di De Gaulle), dovrà aumentare il capitale per far fronte ai prestiti delle banche. Il presidente della società, Eric Fottorino, ha annunciato il 3 giugno in un editoriale in prima pagina la ricerca di un socio di maggioranza per il giornale: i dipendenti valuteranno con attenzione i candidati, che dovranno impegnarsi a non interferire con le scelte editoriali. AGGIORNAMENTO 17/6 Claude Perdriel, il padrone del settimanale Nouvel Observateur, riferimento della sinistra radical chic parigina, alleato con France Télécom e il suo amministratore delegato e Stéphane Richard, amico di Nicolas Sarkozy, si candidano assieme per recuperare Le Monde, in gravi condizioni finanziarie. Sembra che lo stesso Sarkozy abbia presentato Richard a Perdriel. Vuole evitare che Le Monde finisca nelle mani dell’altra cordata in corsa, tre imprenditori altamente avversi al presidente (Pierre Bergé, Matthieu Pigasse e Xavier Niel). AGGIORNAMENTO 19/6 A pochi giorni dalla scadenza, fissata per il 21 giugno, il gruppo spagnolo Prisa potrebbe tornare in gioco per il controllo di Le Monde. A rilanciare l’indiscrezione è stato ieri il quotidiano francese Les Echos, secondo il quale il gruppo iberico che pubblica El Pais «lavora attivamente per presentare un’offerta entro lunedì entro le 12». Gli spagnoli, che già possiedono una partecipazione del 15% in Le Monde, non commentano il sussurro, limitandosi a dire che il dossier «resta aperto», dopo aver espresso il proprio interesse a comprarne la quota di maggioranza alcuni mesi fa. A causa delle attuali difficoltà finanziarie, Prisa ha però chiesto a Le Monde di rinviare fino a settembre la scadenza per presentare le offerte. Un’opzione bocciata dal consiglio di sorveglianza del quotidiano francese diretto da Eric Fottorino, alle prese con un indebitamento di 100 milioni e un urgente bisogno di risorse fresche per onorare i pagamenti, che altrimenti rischiano di essere sospesi da metà luglio. Fino ad oggi le offerte sono due, entrambe da cordate francesi: una composta dai tre uomini d’affari Pierre Bergé, Xavier Niel eMatthieu Pigasse; l’altra guidata da Claude Perdriel, presidente del gruppo editoriale che pubblica il Nouvel Observateur, in partnership con Orange, l’operatore mobile controllato da France Télécom.