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 2010  giugno 06 Domenica calendario

HO CONQUISTATO L’TOILE MASSAGGIANDOLE I PEIDI

Quando la ballerina e il lottatore si sono incontrati hanno capito poco alla volta di essere fatti l’una per l’altro. La storia d’amore di Laura Comi, l’étoile del Teatro dell’Opera, ha il sapore delle favole. Da undici anni il suo massaggiatore è anche l’uomo della sua vita e colui che si occupa della manutenzione quotidiana della sua complessa macchina da lavoro fatta di muscoli, tendini, cartilagini e ossa. Lui è Ezio Cristini, un omone grande e grosso per quanto Laura sia una figurina esile e diafana. Lei volteggia sul palcoscenico come se fosse ritagliata nella carta velina, lui la raccoglie dolorante ogni sera e la manipola per bene perché non si senta come la Sirenetta quando le vennero attaccati piedi e gambe. Ezio nel 1960 era un ragazzo di borgata con tanta voglia di menare le mani e un chiodo fisso «L’Iliade». «Da sempre appassionato di storia antica mi ero fissato con il racconto di Omero sul combattimento ferocissimo tra Aiace e Achille, quello per cui il fiume Xantos si macchiava di rosso...». E dunque con il pallino per gli incontri di lotta libera si presentò al dopolavoro di via Bari dove s’insegnava la lotta. «Così a 16 anni iniziai in un clima da poveri ma belli». Ancora oggi Ezio, a 75 anni, ha il volto di uno di quei guerrieri che si scannavano gioiosi sotto le mura di Ilio. «Ero un ragazzo esuberante e quella era la migliore maniera per dare sfogo alla mia aggressività». Passano anni milanesi di attività agonistica, poi il ritorno a Roma, un matrimonio e altri anni al Centro di medicina dello sport al Coni come apprezzato fisioterapista. Nel ’91 approdò all’Opera per occuparsi dei suoi ballerini. E la prima danzatrice che gli toccò manipolare fu proprio Laura. Lei che aveva iniziato a frequentare la scuola del Teatro dell’Opera quando era una bimba di nove anni e che, preso il diploma, aveva cominciato la solita trafila dei contratti a termine. «Anni di fatica e finalmente, nel 2004, la nomina a ètoile: era dagli anni 80 che all’Opera non veniva conferito un riconoscimento così prestigioso», ricorda Laura. E poi c’è la quotidianità. Ogni giorno, oltre le prove, dello spettacolo una danzatrice passa un’ora e mezza a fare esercizi: questo significa spesso un dolore continuo. «Una volta che stavo preparando assieme il Lago dei Cigni e Cenerentola ho avuto urgente bisogno di un trattamento per la sera. Ho chiamato Ezio, era un’emergenza. Da allora abbiamo cominciato a frequentarci ma l’amore non è nato subito. Per anni siamo stati amici e colleghi, ognuno con la propria vita privata». E nel 99, dopo otto anni di massaggi, diventano una coppia e vanno a vivere insieme al Prenestino, non molto lontano da Villa Gordiani, dove Laura per mantenersi in forma va a correre, naturalmente insieme a Ezio, che ha ancora tanto fiato da vendere. Ora che vivono assieme, lei ha il suo massaggiatore personale e lui il suo hobby serale. Mentre i coniugi normalmente alla sera guardano la tv, lei invece si rilassa e lui si dedica alla manutenzione delle sue gambe: « l’unico momento che stiamo assieme. Prima che dorma le faccio la terapia, come tutte le ballerine ha un problema generale di stanchezza alle gambe il suo è un lavoro usurante, possono esserci delle distrazioni muscolari che so alle caviglie o al collo del piede». Così Ezio, il lottatore, monta in salotto il suo lettino e dolcemente massaggia i piedi doloranti della sua stella. Fino a quando lei non s’addormenta.