Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  giugno 07 Lunedì calendario

[Riassunto] Il Cremlino non vuole più videogiochi con i sovietici cattivi (adesso i russi), ritratti come mostri che vengono regolarmente sbaragliati dai «buoni» di turno

[Riassunto] Il Cremlino non vuole più videogiochi con i sovietici cattivi (adesso i russi), ritratti come mostri che vengono regolarmente sbaragliati dai «buoni» di turno. Uno stereotipo vecchio e che danneggia l’immagine della nuova Russia. Vogliono invece che si insista sul ruolo eroico e fondamentale svolto dall’Armata Rossa nel corso della seconda guerra mondiale. In soccorso dei disegnatori di videogiochi «giusti» arriva lo Stato. Con lauti finanziamenti e con una proposta di legge presentata alla Duma per bloccare l’importazione sul territorio russo di videogiochi «non approvati». Giochi come Call of Duty: Modern Warfare 2, uno dei maggiori bestseller di tutti i tempi, avrebbero la vita breve. Il gioco ruota tutto attorno a una Russia bellicosa, autoritaria e ultranazionalista contro la quale si coalizzano i servizi segreti di tutto il mondo occidentale. E’ stato lo stesso presidente Dmitrij Medvedev a insediare una commissione che ha come scopo la prevenzione della falsificazione della storia. Il ministero delle comunicazioni ha chiesto al governo 14 milioni di euro per finanziare nuovi giochi. Le società russe Aspyr e 1C nei mesi scorsi hanno lanciato titoli come «Morte alle spie: il momento della verità» e «Uomini di guerra, la corrente rossa». Nel primo gioco si muove un agente sotto copertura della vecchia SMERSH, l’organizzazione di anti-spionaggio sovietica che nei film di 007 veniva usata per interpretare la quintessenza del male. Il secondo gioco prevede che dalla consolle si guidino gruppi di commando russi super specializzati (i berretti neri) in un teatro operativo nel Mar Nero. I due videogiochi sono stati presentati a San Francisco, al consolato russo. L’anno scorso era uscito sul mercato interno un videogioco che si basava su una ipotesi di continuazione della guerra russo-georgiana del 2008. Il presidente georgiano Saakashvili riprendeva le ostilità con l’appoggio di alcune potenze occidentali. E naturalmente finiva male.