Alfio Sciacca, Corriere della Sera 6/6/2010, 6 giugno 2010
Viene riaperto il caso dell’omicidio della professoressa Antonella Falcidia, 44 anni, assassinata con 23 coltellate nel salotto della sua casa di Catania
Viene riaperto il caso dell’omicidio della professoressa Antonella Falcidia, 44 anni, assassinata con 23 coltellate nel salotto della sua casa di Catania. Dopo mesi di attesa il procuratore aggiunto Giuseppe Toscano ha dato via libera alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell’ex marito della donna, il professore Enzo Morici, primario di chirurgia a Taormina. Se infatti i pm Papa, Ursino e Faro sono stati sempre convinti che sia lui l’assassino, non altrettanta sicurezza c’era nei vertici della Procura. Che infatti hanno tenuto a lungo fermo il fascicolo prima di vistare la richiesta di rinvio a giudizio. «All’inizio ero molto scettico – spiega Toscano – poi ho valutato che ci sono alcune circostanze da chiarire. stata una decisione sofferta». Affermazioni che fanno capire quanto sia complesso il caso. Sulla richiesta il gip deciderà il prossimo 4 ottobre. Se dovesse essere accolta si aprirebbe comunque un difficilissimo processo indiziario. La svolta in quello che era ormai considerato un caso chiuso è arrivata nel marzo 2007 con l’arresto dell’ex marito da sempre al centro dei sospetti. Lo spunto per riaprire il caso uno dei pubblici ministeri lo aveva trovato in un libro di Carlo Lucarelli sui grandi gialli italiani. I magistrati avevano fatto ricorso a nuovi mezzi di investigazione e ad un potente scanner che aveva «catturato» delle tracce di sangue sul lembo del divano dov’era riverso il cadavere. E ingrandendo l’immagine hanno ritenuto di leggere tre lettere «ENZ». Secondo l’accusa la Falcidia prima di morire aveva voluto indicare col proprio sangue il nome dell’assassino.