Antonello Capone, ཿLa Gazzetta dello Sport 4/6/2010;, 4 giugno 2010
«Io arbitro con la pancia, da dentro. Non penso prima di fischiare. Esce da solo. E se penso, sbaglio
«Io arbitro con la pancia, da dentro. Non penso prima di fischiare. Esce da solo. E se penso, sbaglio. Poi la tv ti fa vedere lo scarpino che ha toccato la caviglia. Ma tu in campo mica li vedi, tutti quei particolari. Capisci che è rigore dalle poche immagini – ma per te essenziali – che ti danno occhi, esperienza, conoscenza di tattiche, gioco, uomini. In campo annuso molto». (Roberto Rosetti, unico arbitro italiano dei mondiali)