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 2010  giugno 05 Sabato calendario

SEMPRE GLI STESSI: I COLLEZIONISTI DI POLTRONE

Banche, giornali, teatri, cinema, sanità, università e un pizzico di mattone. Sono le passioni più diffuse tra i consiglieri di amministrazione italiani. Che, carte alla mano, non mancano certo di una spiccata versatilità. Secondo l’Osser vatorio Board Index Spencer Stuart Italia, su 71 grandi imprese del listino principale di Piazza Affari, ben 68 hanno un amministratore in comune. Dalle ultime rilevazioni della Consob sull’applicazione in Borsa della normativa 2008 sul cumulo degli incarichi, poi, emerge che pur essendoci stata una recente riduzione del numero di poltrone pro capite, c’è sempre un 4% di amministratori e sindaci che hanno più di 30 incarichi (nel 2007 era il 20,5%), con un numero massimo di poltrone che nel 2009 ha raggiunto quota 62 (108 nel 2007) e un valore medio di 12,5 mandati (19,2 nel 2007). Tutto questo naturalmente senza contare poltrone anche in società non quotate, associazioni e fondazioni. UN POOSTO IN CDA PER I FIGLI SI TROVA SEMPRE In questo scenario di incarichi incrociati c o n t ro cui si sono espresse anche Bankitalia e Antitrust, ci sono manager, imprenditori e superconsulenti che cumulano numerose poltrone di prestigio. Anche fra gli astri nascenti e i ”figli di” dell’impren - ditoria del Paese. Un esempio fra tanti è quello di John Elkann che, oltre agli incarichi al vertice delle società della galassia Fiat, che includono La Stampa e la controllante Itedi, coltiva una spiccata passione per i media internazionali. L’erede di Gianni Agnelli siede infatti nei consigli di amministrazione di Rcs Mediagroup, Le Monde e The Economist. Cariche che vanno aggiunte alle poltrone in Banca Leonardo, Confindustria e Fondazione Italia-Cina, senza contare la vicepresidenza dell’Italian Aspen Institute e della Fondazione Giovanni Agnelli, la guida del forum delle imprese italo-francesi e la vicepresidenza di Italia 70, la società a capo del consorzio italiano che parteciperà alla prossima Volvo Ocean Race, la più importante regata d’altura intorno al mondo che partirà da Alicante nel 2011. Sarà forse il retaggio della cultura trasmessa dall’ex presidente del Lingotto, Luca Cordero di Mont e ze m o l o , in passato in vetta alla classifica dei più poltronati d’Italia e oggi relegato ”solo” alla presidenza della Ferrari, oltre che al ruolo di consigliere della società dell’amico Diego Della Valle, To d ”s, nonché di amministratore indipendente nel board del gruppo francese del lusso Ppr e di consigliere delle aziende di famiglia, tra cui il futuro concorrente delle Ferrovie, la Nuovo Trasporto Viaggiatori. Poltrone cui vanno aggiunti gli incarichi in Telethon Italia, in Citigroup, nel gruppo editoriale d’O l t ra l p e Le Monde e, da pochissimo, nel consiglio di amministrazione di Rcs Quotidiani. Oltre, ovviamente, alla presidenza della Fondazione Italia Futura. Sarà forse l’effetto della fama legata a Confindustria, del resto anche l’attuale numero uno dell’as - sociazione degli imprenditori, Emma Marcegaglia, cumula diversi incarichi: amministratore delegato dell’omonimo gruppo di famiglia, ha appena lasciato i consigli di amministrazione della Indesit Company dei Merloni e della Italcementi dei Pesenti, ma siede nel board della Bracco, della Gabetti Property solutions e della Siderfactor. presidente di Mita Resort, società che gestisce il Forte Village di Santa Margherita di Pula (Cagliari) e della Società Turismo & Immobiliare. vicepresidente di Italia Turismo e presidente della Fondazione Aretè Onlus per il sostegno dell’attività dell’Uni - versità Vita-Salute San Raffaele di don Verzé. Quanto ai giornali, non va dimenticato che alla Confindustria fa capo il quotidiano economico più diffuso in Europa,Il Sole 24 Ore. Tornando ai ”figli di”, tra i più attivi accanto al giovane Elkann e a Matteo Cordero di Montezemolo, spiccano le s o re l l e L i g re s t i . Jonella è presidente delle società di famiglia Fondiaria-Sai e di Sai holding Italia, vicepresidente del marchio di lusso della sorella Giulia, Gilli e della finanziaria Premafin, oltre che consigliere di Assonime, Finadin, Italmobiliare (gruppo Pesenti), Mediobanca, Milano Assicurazioni e Rcs Mediagroup. Quanto a Giulia Maria, oltre che nelle società di casa Ligresti, siede nel consiglio di amministrazione di Pirelli & C e nel blasonato cda dell’Orchestra Filarmonica della Scala di Milano. Passando alla prole di Carlo De Benedetti, Ro - dolfo e Marco, il primo cumula 12 mandati (oltre alle imprese di famiglia ci sono la ginevrina Banque Syz e dell’assicuratrice Allianz), mentre il secondo lo segue con 10 incarichi e, complice il ruolo di numero uno in Italia del fondo di private equity Carlyle, siede nei consigli di Parmalat e Moncler. Più defilati, invece, i due Berlusconi junior, Ma - rina e Piersilvio, che sono concentrati su Mondadori, Mediaset e affini (fra cui Telecinco, Medusa, Publitalia ”80, Fininvest). Salvo poi riservarsi comunque un posto, per Marina, nel salotto buono di Mediobanca, la banca d’affari che decide le sorti delle più importanti imprese del Paese. I GRANDI NOMI CON IL DONO DELL’UBIQUIT Fra gli imprenditori multincarico, uno dei più attivi è Diego Della Valle, 15 poltrone tra cui un brillante posto, da indipendente, anche nel cda del gruppo del lusso francese Lvmh. Il numero uno di Tod’s, è presidente d’onore della Fiorentina, amministratore delle Generali, della Rcs Quotidiani e della Compagnia Immobiliare azionaria, società del mattone che fa capo all’editore del secondo quotidiano finanziario del Paese, Mf-Milano Finanza. Senza contare le numerose società personali e di famiglia tra le quali non manca una Fondazione Della Valle Onlus, l’imprenditore marchigiano è anche membro del Comitato di sostegno della Fondazione Umberto Veronesi, amministratore di Le Monde Europe e membro dei patti di sindacato di Mediobanca ed Rcs. Della Valle è anche socio di Piaggio, Bialetti e Cinecittà, oltre a condividere, insieme all’amico Montezemolo il cda della Ferrari e della Nuovo Trasporto Viaggiatori. Degno di nota anche il sedicente pensionato Carlo De Benedetti, 21 incarichi, che oltre alle poltrone nelle proprie aziende e in svariati club esclusivi e università internazionali, occupa una delle seggiole del consiglio di sorveglianza della Compagnie Financière Edmond de Rothschild Banque. Il fratello Franco ha invece diversificato e oltre che nelle società di famiglia, ha una presenza più variegata in aziende come Piaggio, Iride, Banca Popolare Milano e China Milano equity exchange. In calo rispetto al passato, ma pur sempre ricca di impegni anche l’agenda del vicepresidente di Mediobanca, Marco Tronchetti Provera. L’ex numero uno di Telecom Italia è presidente della Pirelli & C, della controllante Camfin e del Gruppo Partecipazioni industriali. Presidente e socio accomandatario della Marco Tronchetti Provera Sapa, amministratore dell’Inter e dell’Alitalia, nonché presidente della Fondazione Silvio Tronchetti Provera per la promozione della ricerca scientifica, consigliere di amministrazione dell’Università Bocconi di Milano e presidente onorario italiano del Consiglio per le Relazioni fra Italia e Stati Uniti. I signori del cemento Pesenti padre e figlio, invece, si dividono i ruoli: oltre alle aziende di famiglia Franco Tosi, Italmobiliare e Italcementi – il cui codice di autodisciplina prevede che ”sia compatibile con un efficace svolgimento della carica ricoprire non più di 5 incarichi come amministratore esecutivo e 10 come non esecutivo o indipendente o sindaco” - G i a m p i e ro è presidente del patto che controlla Rcs, siede nei board di Rcs Quotidiani, di Pirelli & C, della Mittel di Giovanni Bazoli, dell’as - sicurazione Allianz, di una banca off-shore, la Compagnie Monegasque banque e della Finter Bank Zurich. Il figlio Carlo, invece, fa parte anche dei cda di Unicredit, Mediobanca e Rcs. Per il patron dei freni Brembo e vicepresidente di Confindustr ia,Alberto Bombassei, invece, oltre al Chilometro rosso c’è spazio anche per la ex Autostrade per l’Italia dei Benetton, Atlantia, per Italcementi, per gli pneumatici di Pirelli & C, i fiori di Ciccolella e i treni della Nuovo Trasporto Viaggiatori di Montezemolo. I RECORD DELLE CARICHE VA AI SUPER CONSULENTI Dove poi la mano diretta dell’imprenditore non può o non vuole arrivare, largo a consulenti e uomini di comprovata fiducia. Primato indiscutibile nella prima sottocategoria a Massimo Cremona, associato e fondatore dell’apprezzato studio milanese di fiscalisti Pirola Pennuto Zei, che assomma sotto di sè ben 49 incarichi. Professore a contratto all’università Cattolica di Milano, è consulente di ”importanti gruppi italiani ed esteri con particolare riferimento alle attività finanziarie, bancarie e assicurative”. Tra le numerose poltrone, accanto a quella nel consiglio di amministrazione della Compagnia Finanziaria De Benedetti, che attraverso Cir controlla L’Espresso, ne ha una nel collegio sindacale di Rcs Periodici e Rcs Digital e, per restare in tema Editoriale, un’altra nell’edi - trice Abitare Segesta (sempre Rcs). Ottimamente piazzato anche Bruno Ermolli, che oltre a sedere nelle principali società della famiglia Berlusconi, Fininvest, Mediaset, Arnoldo Mondadori, Mondadori France e Mediolanum, è presidente di Promos, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Milano dedicata alle attività internazionali delle piccole e medie imprese locali, consigliere e membro di giunta della Camera stessa e, quindi, vicepresidente della Fondazione Teatro alla Scala, consigliere dell’Università Bocconi e del Politecnico di Milano, nonché consigliere, fresco di riconferma, della potente Fondazione Cariplo e membro dello European advisory council della banca d’affari americana Jp Morgan. Per restare vicino ad Arcore, se Ermolli si dà alla musica, il numero uno di Mediaset, Fedele Confalonieri, peraltro noto appassionato di pianoforte, preferisce l’editoria e i media con un posto nel consiglio del Il Giornale cui affianca una sedia nel direttivo della Confindustria milanese, Assolombarda, oltre alla presidenza della Federazione nazionale delle imprese televisive, all’incarico di consigliere della Fondazione Biblioteca di via Senato e alla poltrona nella giunta di Assonime. Tornando ai consulenti, un cenno merita B e r a rd i n o Libonati, presidente di Telecom Italia Media, amministratore di Telecom Italia, Rcs, Esi e Pirelli&C., oltre che numero uno dell’Istituto Internazionale per l’unificazione del diritto privato internazionale. Tra gli uomini di fiducia, non bisogna trascurare Massimo Pini, vicepresidente di Rcs Periodici, carica nata proprio con il suo ingresso nel consiglio della divisione del gruppo editoriale all’inter - no del quale rappresenta la famiglia Ligresti. Il craxiano Pini è anche consigliere e membro del comitato esecutivo di Milano Assicurazioni, carica che riveste anche per l’Istituto europeo di Oncologia di Milano per conto di Unicredit, consigliere della finanziaria dei Ligresti Finadin, consigliere e vicepresidente, nonché membro del comitato esecutivo, di Immobiliare Lombarda, consigliere e vicepresidente di Aeroporti di Roma fresco di riconferma e, infine, vicepresidente e membro del comitato esecutivo di Fondiaria Sai. Tra coloro che godono della piena fiducia di De Benedetti senior spicca invece Massimo Segre, 30 incarichi complessivi, tra i quali, solo per gli editori di Re - pubblica, il ruolo di consigliere di Cir, Cofide, Romed, Management & Capitali, Marco De Benedetti Consulting e di una delle ultime creature di casa De Benedetti che si occupa di noleggio di mezzi di trasporto aereo, La Farfalletta. Incarichi cui si aggiungono, tra gli altri, quello di consigliere di Borsa Italiana, di vicepresidente del travagliato gruppo immobiliare Ipi, già dell’immobiliar istaDanilo Coppola, di sindaco della holding dei Pininfarina, la Pincar, nonché ovviamente, quella di socio amministratore dello Studio Segre. I GRAND COMMIS TRA STATO E MERCATO Fra i dirigenti, da segnalare il forte impegno di Enrico Cucchiani, numero uno di Allianz in Italia che, oltre ad avere una decina di incarichi per conto del proprio gruppo in Italia e all’estero, è anche consigliere di Pirelli & C, di Illycaffé, della Editoriale FVG – Divisione Il Piccolo (Gruppo L’Espres - so), presidente della Mib Schhol of Management, membro dell’advisory council della Stanford University, membro della Trilateral commission, dell’Aspen Institute, del consiglio relazioni Usa-Italia, dell’Istituto per gli studi di politica internazionale Ispi, del foro di dialogo italo-tedesco, dell’advisory council della Bocconi International, delle Associazioni Civita e Intercultura e dell’Ania. Buon collezionista, poi, il neo presidente del patto di sindacato di Mediobanca Angelo Casò, che ricopre 14 incarichi. Si va dalla presidenza del collegio sindacale di Indesit Company (Merloni), Benetton Group, Vittoria Assicurazioni, Bracco, Bracco Imaging, Edizione (gruppo Benetton), Fiditalia (Société Générale) e Vestar Capital alla poltrona di sindaco del fondo di private equity Barclays. Pochi ma buoni, invece, per il presidente della banca del Papa, Ettore Gotti Tedeschi, numero uno dello Ior dal 2009, che è anche consigliere di Unifin, presidente di F2I, il fondo italiano per le infrastrutture guidato daVito Gamberalee sponsorizzato tra gli altri dalla CdP, consigliere della Cassa depositi e prestiti e della società di gestione del risparmio della Cassa cui fa capo il fondo nazionale per l’edilizia sociale, Cdp Investimenti, nonché rappresentante del Banco Santander in Italia. Massima analoga per Massimo Ponzellini, presidente sia della Banca Popolare di Milano che della multinazionale delle costruzioni Impregilo, consigliere e membro del comitato esecutivo dell’Istituto europeo di oncologia, vicepresidente di Ina Assitalia e consigliere e membro del comitato di gestione del Fondo interbancario di tutela dei depositi. L’avvicinarsi del 78esimo compleanno non frena poi l’attivismo di Franco Tatò presente in almeno 20 società italiane. Fresco di uscita dall’immo - biliare Ipi e di nomina a liquidatore del gruppo Viaggi del Ventaglio, il marito di Sonia Raule è anche presidente del gruppo di marketing e comunicazione integrata quotato in Borsa Fullsix, amministratore delegato dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana Treccani, presidente e amministratore delegato della Mikado Film, presidente della banca d’affari milanese La Compagnia Finanziaria e della Lauda Air srl. Un capitolo a parte, infine, meriterebbe Fabri - zio Palenzona. Il vicepresidente del gruppo Unicredit, trova tempo anche per i cda di Mediobanca, nonché per gli impegni in qualità di presidente di Assaeroporti, di Aeroporti di Roma, di Aviva Italia (assicurazioni), di Faiservice (autotrasporto), dell’Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori, di Conftrasporto, della Fondazione Slala – Sistema logistico del Nord Ovest d’Italia, oltre che per i cda dell’Associazione bancaria italiana, della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e del comitato esecutivo della giunta degli Industriali di Roma. L’elenco completo delle poltrone e delle società su www.il fa t t o q u o t i d i a n o . i t