FRANCO GIUBILEI, La Stampa 4/6/2010, pagina 34, 4 giugno 2010
IL DEBUTTO AL CINEMA DELLA STAR DEL WEB
Un anno e mezzo fa ha cominciato a caricare i suoi primi video su internet, gag di pochi minuti in cui indossava una parrucca e prendeva in giro i tic dei suoi coetanei. Oggi non solo è una star del web, consacrata da oltre dieci milioni di accessi ai suoi filmati su Youtube, ma ha debuttato al cinema in Una canzone per te di Simone Paragnani. Si chiama Guglielmo Scilla, ha 22 anni ed è uno studente universitario romano, ma i fan della rete lo conoscono come «Willwoosh», il nome d’arte scelto per dar vita alla spassosa parodia di New Moon (il suo successo più clamoroso con più di un milione di visualizzazioni), così come a miriadi di sketch sulla vita quotidiana degli adolescenti. Sul grande schermo invece si è ritrovato quasi per caso, dopo essere stato notato dalla produzione del film nelle sue performance da cabarettista internettiano. Così l’hanno messo nella parte del miglior amico del protagonista, Emanuele Bosi, a interpretare il personaggio imbranato, appassionato di computer e innamorato cotto di una ragazza, Martina Pinto, che manco lo considera: «Mi piace molto questo ruolo perché è uno sfigato molto simpatico», commenta Willwoosh.
Il suo percorso, dai video artigianali di Youtube al cinema vero e proprio, dà il senso di quanto la popolarità on line stia cominciando a incidere sui media tradizionali. E di popolarità si può ben parlare, se il suo canale di Youtube vanta più di 63mila iscritti e le sue opere girate in camera da letto sono viste da centinaia di migliaia di ragazzi. Lui, che ha iniziato per il puro gusto di filmarsi e poi vedere su internet l’effetto che fa, non si scuote più di tanto: «Su Youtube faccio cose che faccio normalmente con le persone che mi stanno vicine – racconta Guglielmo con la sua faccia da bravo ragazzo capace di deformarsi in smorfie esilaranti – Il primo filmato l’ho caricato il 31 dicembre del 2008 perché vedevo tutti questi video amatoriali on line e volevo provarci anch’io, così, per hobby».
Solo che man mano che le sue storielle autoprodotte aumentavano, cresceva anche il numero delle visite al sito: ragazzi e ragazze, e tutti a commentare on line gli sketch del nostro. In genere sono piccoli ritratti di vita giovanile: il tipo assorto nell’ascolto della musica in cuffia, la ragazza emo, l’amante della techno «tunz tunz», fino a gag più elaborate come la scena di sesso con Willwoosh nel triplice ruolo di regista, interprete maschile e femminile. Il tutto narrato al ritmo veloce di un montaggio casalingo, ma molto efficace. Il vertice lo ha toccato nella rilettura ironica dei tormentoni di New moon, con un boom di visite al canale. «Il bello di internet è che non devi far ridere per forza, e se piaci, piaci proprio perché sei umano e spontaneo. La reazione poi è immediata, la leggi nei commenti belli e brutti che lasciano le persone – spiega Guglielmo – Se poi devo vedere qualcosa di finto, allora accendo la tv. C’è chi, vedendo i miei video, dice che aspiro a Zelig, ma non è quello che mi interessa, perché quello che faccio io è una cosa troppo genuina che non so se funzionerebbe in televisione. E poi recitare è un’altra cosa».