Internazionale, 4/10 giugno 2010, 4 giugno 2010
A Shenzhen 400mila lavoratori poco più che ventenni assemblano componenti elettronici senza sosta per dieci ore al giorno
A Shenzhen 400mila lavoratori poco più che ventenni assemblano componenti elettronici senza sosta per dieci ore al giorno. Per andare in bagno hanno al massimo dieci minuti. proibito parlare e riposarsi, pena la riduzione dello stipendio, già molto basso. Chi sbaglia viene insultato dai superiori. Nessuno ha il coraggio di denunciare le difficoltà e i soprusi. «A causa della crisi economica un operaio è costretto a svolgere il lavoro di due», scrive il settimanale Century Weekly. Ma il suicidio dei 14 dipendenti della Foxconn nasconde una tragedia più grande. «In Cina i lavoratori emigrati in città dalle campagne sono sottoposti a disagi e stress psicofisici insostenibili».