Stefano Feltri, il Fatto Quotidiano 3/6/2010;, 3 giugno 2010
LA BOCCIATURA NEI NUMERI - I
l Fondo monetario boccia la manovra finanziaria da 25 miliardi del governo. E la bocciatura è nei numeri, nonostante il rappresentante italiano nel Fmi, Arrigo Sadun, e il Tesoro si siano subito affrettati a spiega che il report diffuso ieri è dell’11 maggio, precedente all’annuncio dei dettagli sulla Finanziaria (avvenuto il 25). Questo il passaggio chiave: ”Le autorità" hanno ribadito l’impegno a ridurre il deficit sotto il 3 per cento nel 2012 e a un ulteriore risanamento nel lungo termine. Le autorità si sono dette d’a c c o rd o sulla possibilità che le previsioni di crescita potrebbero essere ottimistiche e messo in evidenza che, se necessario, ulteriori misure correttive potrebbero essere adottate”. Poco importa la data del rapporto, il punto del Fmi resta: il governo continua a usare stime di crescita sul biennio 2011-2012 troppo ottimistiche. Quindi, se vuole davvero raggiungere gli obiettivi annunciati, le ”cor rezioni” d ov ra n n o essere più pesanti. Il Fondo si aspetta che l’Italia cresca dell’1,2 per cento nel 2011 e dell’1,5 nel 2012. Il governo, invece, ha calcolato l’entità della manovra sulla base di previsioni di crescita dell’1,5 nel 2011 e del 2 per cento nel 2012. Se il tempo darà ragione al Fmi e torto al governo, Tremonti dovrà presto annunciare un altro intervento dino ad arrivare ai 50-60 miliardi stimati dal ”Fa t t o ” poche settimane fa. A precisa domanda – se fosse in grado di garantire che non sarebbe stato necessario un altro intervento – il ministro ha risposto al ”Fa t t o ” che il 2010 sta andando meglio del previsto. Come dire: speriamo di no.