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 2010  giugno 03 Giovedì calendario

119 INGLESI GIOCANO AI MONDIALI

Volendosi divertire un po’, c’è da metter su una squadra di sicuro pedigree. Una nazionale che potrebbe ambire senza problemi a un posto tra le grandi in Sudafrica: classe, talento e... televisione. Già. Perché la nazionale di cui stiamo parlando è quella degli esclusi di lusso. Calciatori che fanno faville nei propri club ma che - chi per un motivo, chi per un altro - non hanno convinto fino in fondo i 32 commissari tecnici che tra poco più di una settimana si giocheranno il mondiale sudafricano. Ogni ct ha i suoi bei grattacapi. Maradona si è «dimenticato» dei campioni d’Europa Zanetti e Cambiasso, Dunga ha tirato una riga su Ronaldinho, Pato, Diego e Adriano, il francese Domenech ha lasciato a casa Frey, Vieira e Benzema. Senza guardare in casa nostra, dove Cassano e Balotelli sono stati invocati più della manna nel deserto.
E allora, eccola qui, la trentatreesima nazionale. Portieri: Frey (Francia), Julio Sergio (Brasile), Abbiati (Italia). Difensori: Bridge (Inghilterra), Mexes (Francia), Zanetti (Argentina), Cissokho (Francia), G. Neville (Inghilterra), G. Milito (Argentina). Centrocampisti: Seedorf (Olanda), Cambiasso (Argentina), Diego (Brasile), Nasri (Francia), Guti (Spagna), Pizarro (Cile), Vieira (Francia). Attaccanti: Cassano (Italia), Pato (Brasile), Ronaldinho (Brasile), Benzema (Francia), Van Nistelrooy (Olanda), Balotelli (Italia), Walcott (Inghilterra).
Lasciando gli esclusi a pantofole e divani di competenza, c’è da divertirsi anche con i 736 convocati. Delle trentadue nazionali presenti, solamente tre possono considerarsi «pure», ovvero dove i 23 selezionati appartengono a club della stessa nazione: solo Inghilterra, Italia e Germania si aggiudicano questo premio, con la Spagna che si ferma a 22, vista la presenza di Fabregas che milita con gli inglesi dell’Arsenal. Non a caso sarà un mondiale di calciatori con la valigia in mano. La Premier League è il campionato che «presta» più calciatori al torneo: sono ben 119 gli atleti che durante l’anno giocano nel campionato di sua maestà; poi c’è la Bundesliga con 81 calciatori e l’Italia battuta soltanto di un’unità, 80. Più indietro la Liga spagnola con 60 calciatori (38+22 convocati da Del Bosque). Premier, Bundesliga, Serie A e Liga: se sono i quattro campionati più divertenti del pianeta, eccone spiegato il motivo.
Continuando a dare i numeri, il Chelsea è il club più rappresentato con 14 giocatori. Poi Barcellona (13), Liverpool (12), Bayern Monaco (11) e Inter (10). Il Brasile, invece, è la nazionale che «accoglie» più italiani: ben otto, dai romanisti Juan, Doni e Julio Baptista agli interisti Julio Cesar, Lucio e Maicon, senza dimenticare Thiago Silva (Milan) e Felipe Melo (Juventus). Maradona, di italiani, se ne è portati sei, quattro a testa per Slovenia, Uruguay, Ghana e Svizzera.
Se Cristiano Ronaldo, con i suoi 13 milioni di euro annui, è il Paperone del mondiale, i neozelandesi Elliott e Mulligan, attualmente senza contratto, non possono che fare la fine dei Paperini. Il tedesco Miroslav Klose, invece, è il bomber in attività più prolifico: ha già segnato dieci reti nelle precedenti edizioni ed è l’unico che, al momento, può almeno potenzialmente ambire al record del brasiliano Ronaldo (15 reti messe a segno in 19 partite da Francia ”98 a Germania 2006). Il camerunense Vincent Aboubakar, classe 1992, è il più giovane a prendere parte a questi mondiali: ben ventidue anni in meno del portiere dell’Inghilterra David James, 40 anni il prossimo 1º agosto, che è il calciatore più anziano presente in Sudafrica. Nello scegliere i 23 Leoni inglesi, Capello non ha badato alla carta d’identità: la sua è la nazionale inglese più anziana di tutti i tempi: 28,7 anni, la media anagrafica. La media dell’Inter di Mourinho è di 29,7: che sir Fabio si sia ispirato allo Special One?