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 2010  giugno 09 Mercoledì calendario

Belen Rodriguez vive alla velocità della luce e cresce a quella del suono. Per «catturarla», devi infilarti nei pochissimi spiragli che si aprono tra i suoi tanti mestieri e quel lavoraccio che è restare fidanzata a Fabrizio Corona

Belen Rodriguez vive alla velocità della luce e cresce a quella del suono. Per «catturarla», devi infilarti nei pochissimi spiragli che si aprono tra i suoi tanti mestieri e quel lavoraccio che è restare fidanzata a Fabrizio Corona. Quest’intervista ha usato tutti i mezzi e moltissimi messaggi. Si è scontrata col mutismo del suo cellulare («Ero in Sicilia, stavo girando una puntata di Montalbano, avevo bisogno di concentrazione assoluta»). Ha «perseguitato» i tre assistenti che, a turno, l’hanno scortata a Roma, Milano e Ragusa. andata a segno grazie all’autista che l’accompagnava a Portogruaro, in Veneto, dove c’era da battezzare un centro commerciale. Perché la showgirl argentina mescola e sfrutta tutti i «registri» della fama: recitazione, passerelle, inaugurazioni, spot, balletti, conduzione Tv. E non per ingordigia: per umiltà «e quella voglia feroce di imparare che è il mio vero segreto». L’ingordigia è invece spuntata quando le abbiamo proposto un questionario sui Mondiali. Li seguirai? «E certo, vuoi che me li perda? Ho già preparato divano e popcorn». Tutta la verità e solo la verità: per chi tifi? «Ho il cuore spaccato in due parti uguali: il sangue mi dice Argentina, ma i battiti sono per l’Italia». Niente acrobazie cardiologiche: Italia o Argentina? «Diciamo così: tifo Argentina, ma grido "Forza azzurri". Sogno una finale tra le due mie "patrie": qualsiasi risultato mi farebbe felice». Quando l’Argentina ha vinto l’ultima Coppa del mondo, tu eri appena nata: non ti conviene cambiare fede? «Ci sto pensando. Anche perché ormai ho fatto l’abitudine alla fiesta: sai com’è, sono interista». Come Corona: ti ha contagiato lui? «No. Fabrizio è meno tifoso di quello che sembra. Una volta era sempre in curva, ora si perde un sacco di partite. Sono nerazzurra perché la squadra è piena di miei connazionali». Maradona ha promesso che, in caso di vittoria dell’Argentina, correrà nudo per le strade di Buenos Aires. «Hai fatto bene ad avvertirmi: cercherò di girare alla larga. Diego senza veli dev’essere uno spettacolo tremendo». Per riequilibrare le sorti, vuoi promettere uno spogliarello in caso di vittoria azzurra? «Per carità. Dopo quello della Ferilli, tutti gli striptease calcistici fatti o promessi sono stati tentativi di autopromuoversi. Non ne ho bisogno». Maradona non ha convocato i «tuoi» Zanetti e Cambiasse. Come ci sei rimasta? «Malissimo. Specie per Zanetti. Un’ingiustizia enorme. Maradona convoca i suoi amici e lascia a casa quelli bravi». Lo conosci, Zanetti? «Da poco: abbiamo fatto una cena a quattro. Sua moglie Paula mi ha detto che, quando Javier ha la febbre e non può allenarsi, se la piazza sulle gambe e la solleva per migliaia di volte. Uno così sarà pronto anche per i Mondiali del 2014: avrà 41 anni e sulla nostra panchina ci sarà un allenatore normale». Uno così è un modello anche per te, no? «Sì, ma io non ho quella disciplina. Sono istintiva, irregolare». Istintiva come Maradona? «No, lui non è istintivo. stato, con rispetto parlando, un deficiente: aveva un talento pazzesco, l’ha buttato via». Anche come allenatore... «L’hanno messo sulla panchina della Nazionale solo per marketing. Mi dicono che, accanto a Diego, ci sono un mucchio di persone che capiscono di calcio e che rimedieranno ai suoi errori. Io ci credo poco: so che vuole far giocare Martin Palermo e mettere Milito in panchina. Ma ti rendi conto?». Cassano l’avresti convocato? «Tutta la vita. Quello che fa in campo è fantastico. E poi mi sta simpatico. un po’ casinista, ma non mi pare sia un buon motivo per escluderlo. come se Lippi avesse paura della spontaneità». Lo stesso discorso vale per Balotelli? «Lui è diverso, fa casini diversi: ha ancora la testa di un bambino, non è simpatico». Dici così perché ha «pressato» tua sorella Cecilia? «Dico così perché lo penso. Cecilia non c’entra niente». Quali sono i giocatori più sexy dei Mondiali? «Difficile giudicare, anche perché i registi fanno riprese che non aiutano... Più primi piani, por favor. Così, da lontano, ti posso assicurare che uno molto "interessante" è Cristiano Ronaldo: sembra disegnato col pennello. E Milito è così forte che finisci per trovarlo affascinante». E Borriello come è messo, in questa classifica? «Marco è il giocatore più bello del mondo. 15 volte meglio di Beckham. Però chiedo un favore alla tua categoria: non fatemi più domande su Borriello». Difficile ignorare il tema. Ogni settimana ne esce una nuova. L’ultima: lo avresti pregato di tornare insieme. «..e mi sarei presentata a casa sua con le valigie. Ma ti sembra possibile? Sono invenzioni di giornaletti a corto di contenuti. La cosa brutta è che poi Marco mi manda messaggi per dirmi di smettere di parlare di lui». Siete rimasti amici? «Amici mai. Io sono pasionalissima e ho questa convinzione: dove c’è stato un grande amore come il nostro, non può crescere amicizia. Alla regola, c’è una sola eccezione». Quale? «Se hai fatto dei figli con il tuo "ex", allora devi sforzarti di frequentarlo e di andarci d’accordo. Per il bene dei bambini». Com’è Mantalbano? «Devo ammettere che è stato difficilissimo. Prima di girare, ho provato a leggere i libri di Camilleri, ma dopo cinque pagine il cervello mi andava in tilt: troppo complicato quel miscuglio di italiano e siciliano. Mi sono limitata al copione». Che parte hai? «Quella di un’assassina. Devo essere minacciosa e fredda: temo di esser stata un disastro, non riuscivo a "staccarmi" da come sono nella realtà. Il regista continuava a dirmi: "Smettila di ondeggiare quando cammini, non fare gli occhi dolci!". Ho capito quanto siano brave Giovanna Mezzogiorno, Kasja Smutniak, Micaela Ramazzotti. Ho capito che per fare l’attrice bisogna studiare: provvederò». Non è un calciatore, ma anche Zingaretti ha fama di essere sexy. «Luca è un vero Signore. Scrivilo con la "s" maiuscola. Come lui, ho incontrato solo Claudio Amendola: uomini che hanno occhi solo per le compagne, sono concentratissimi sul lavoro, non se la tirano per niente. Quando mi vedeva in difficoltà, Zingaretti si avvicinava e diceva: "Scusami Belen, se posso permettermi, io farei così e così". Meraviglioso». Dopo Montalbano, hai in programma un cinepanettone e un film impegnato prodotto da Pupi Avati. Niente vacanze? «Ad agosto. Spero di seminare i paparazzi, ma quelli hanno un sacco di informatori negli aeroporti. Sogno un’isola deserta». Restiamo in tema isola. In quella dei famosi, ha spopolato Nina Senicar, la nuova Belen? «Detesto questi giochetti. Dico sempre: meglio un brutto originale che una bella copia. Se continuate a paragonarla a me, poi le viene il complesso». Riproviamo. Hai debuttato alla conduzione con Stiamo tutti bene, dove fai anche da spalla comica: ti piacerebbe essere la nuova Vanessa Incontrada? «Se questo vuoi dire condurre Zelig, ti dico: magari! l’unica cosa che le invidio». Hollywood è una tentazione? «Per me Hollywood è la discoteca di Milano. L’America mi fa paura. Mi hanno chiamato per fare dei casting e per sfilare in Victoria Secret’s. Ho detto di no, quello non è il mio mondo. Sarò pazza?».