Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella, Corriere della Sera 1/6/2010, 1 giugno 2010
Paolo Berlusconi indagato per il nastro su Fassino (riassunto) – Paolo Berlusconi, editore del quotidiano Il Giornale, è indagato dalla Procura di Milano per ricettazione dell’intercettazione segreta del luglio 2005 tra il presidente di Unipol Giovanni Consorte e l’allora leader Piero Fassino del partito (Ds) contrapposto a quello di Silvio Berlusconi: intercettazione pubblicata da Il Giornale il 31 dicembre 2005 allorché non soltanto non era ancora depositata agli atti, né trascritta o riassunta, ma esisteva solo come file audio nei computer esclusivamente dei pm, degli ufficiali della Guardia di Finanza, e dell’azienda privata Research control system (Rcs) che per conto della Procura svolgeva le intercettazioni
Paolo Berlusconi indagato per il nastro su Fassino (riassunto) – Paolo Berlusconi, editore del quotidiano Il Giornale, è indagato dalla Procura di Milano per ricettazione dell’intercettazione segreta del luglio 2005 tra il presidente di Unipol Giovanni Consorte e l’allora leader Piero Fassino del partito (Ds) contrapposto a quello di Silvio Berlusconi: intercettazione pubblicata da Il Giornale il 31 dicembre 2005 allorché non soltanto non era ancora depositata agli atti, né trascritta o riassunta, ma esisteva solo come file audio nei computer esclusivamente dei pm, degli ufficiali della Guardia di Finanza, e dell’azienda privata Research control system (Rcs) che per conto della Procura svolgeva le intercettazioni. Sinora Paolo Berlusconi era indagato per millantato credito in un altro filone dell’inchiesta: nell’ipotesi cioè che dal giugno 2005 al luglio 2006 abbia ricevuto 560.000 euro da Favata, ma per conto di Raffaelli, «col pretesto di dover comprare il favore di pubblici ufficiali» (come il non indagato capo dell’Ufficio del presidente del Consiglio, onorevole Valentino Valentini) «che avrebbero dovuto consentire un finanziamento dell’Italia alla Romania per l’attuazione» di un appalto di intercettazioni «la cui esecuzione sarebbe stata affidata anche all’azienda di Raffaelli».