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 2010  maggio 30 Domenica calendario

LA RAGAZZA DELLA GIUNGLA TORNA NELLA FORESTA: TROPPI TRE ANNI DI VITA CIVILE

Aveva già tentato più volte la fuga. Cinque giorni fa finalmente ce l’ha fatta: Rochom P’ngieng a 29 anni è ritornata nella sua giungla, abbandonando la civiltà a cui era ritornata tre anni fa e che però non amava. Alla fine, ha preferito quella foresta che era stata la sua casa per 18 lunghi anni.
La ragazza infatti, all’età di otto anni era sparita nella giungla cambogiana in una zona vicino al confine con il Vietnam centrale, mentre stava pascolando dei bufali insieme alla sorellina di sei anni, svanita nel nulla anche lei. Era il 1989. Per molti anni non si è saputo più nulla delle due bambine, almeno fino al 2007, quando Rochom è stata sorpresa nella giungla da alcuni boscaioli a cui aveva sottratto il pranzo al sacco, nuda e incapace di parlare. Il padre, il poliziotto Sal Lou, allora 45enne, la riconobbe poco più tardi: «E’ mia figlia, non ho dubbi. spiegò all’epoca In primo luogo è il ritratto di mia moglie, poi ha una cicatrice profonda sul polso: se la fece da piccola, con un coltello, mentre giocava con la sorella». Anche se molti all’epoca pensarono che non si trattasse di Rochom, ma di una malata di mente fuggita nella foresta poco tempo prima, Sal Lou portò comunque la giovane a vivere nella sua famiglia, riportandola nella ”civiltà”.
Eppure il richiamo della foresta non si era mai placato nella giovane, la ”civiltà” che il padre le aveva mostrato, le stava stretta: a Rochom non piaceva indossare abiti o camminare eretta; aveva imparato a stento a comunicare con gli abitanti del suo villaggio, con molta difficoltà. «In diverse occasioni ha cercato di scappare e di tornare nella foresta, ha spiegato il
padre della 29enne dopo la sua recente scomparsa ma glielo abbiamo impedito». Invece martedì scorso ce l’avrebbe fatta: Rochom sarebbe tornata nella sua giungla, a camminare carponi e finalmente libera dai vestiti.
Il condizionale è d’obbligo, visto che sono ancora in corso le ricerche della polizia locale, guidata dall’investigatore Mao Vicheth. Ma tutti sono sicuri che la giovane sia ritornata in quella che considerava la sua vera casa. Primi fra tutti, i familiari, che l’hanno cercata per tre giorni nella sconfinata giungla e nei villaggi limitrofi, senza alcun risultato: «Sembra che questa volta ce l’abbia fatta», è stata l’amara conclusione di Sal Lou. « scomparsa martedì sera mentre stava andando a fare un bagno ha dichiarato Non ci sono segni che facciano pensare che la sua sparizione sia uno scherzo. Sono certo che è tornata nella foresta» E anche nel piccolovillaggionellaremotaprovincianordorientale di Ratanakiri in cui la giovane ha abitato, il parere è unanime: la ragazza è tornata nella giungla. Unica voce fuori dal coro, un indovino vietnamita che ha assicurato che la giovane è stata rapita dallo spirito della montagna: per la sua liberazione, lo spirito ha richiesto un bue selvatico, un maiale, un pollo e quattro boccali di vino. E’ solo una delle tante speculazioni che il mondo ”civile” ha fatto su di lei:
ovunque sia, ora Rochom è lontana da tutto questo.