Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  giugno 01 Martedì calendario

SCHEDONE SULLE CONSIDERAZIONI FINALI DI DRAGHI


Nel corso dell’assemblea della Banca d’Italia lunedì 31/5 il Governatore Mario Draghi ha svolto le trazionali Considerazioni finali. L’elemento più forte è stato sicuramente l’attacco all’evasione fiscale, «responsabile della macelleria sociale». Gli altri grandi temi affrontati da Draghi nelle diciotto cartelle del suo discorso sono stati la manovra finanziaria del Governo, considerata «inevitabile», la riforma del lavoro e del sistema pensionistico e i compita e l’autonomia delle banche di fronte alle nuove regole della finanza internazionale. (Rossella Bocciarelli, Il Sole 24 Ore 01/06).

IL RILANCIO
Draghi ha esposto un piano straordinario per rilanciare la crescita puntando su tre punti: il ridisegno complessivo dell’amministrazione pubblica nell’ottica di un «ben inteso» federalismo: «Ridurre sprechi e duplicazioni tra livelli di governo, ripensare il perimetro della Pubblica amministrazione; una lotta seria e efficace contro l’evasione e l’illegalità: una serie di provvedimenti per creare opportunità di lavoro soprattutto per i giovani, «le maggiori vittime». (Luigi La Spina, La Stampa 01/06).

EVASIONE E MACELLERIA SOCIALE
Sul tema dell’evasione fiscale il governatore di Bankitalia è stato particolamente duro: «Macelleria sociale è un’espressione rozza ma efficace: io credo che gli evasori fiscali siano i primi responsabili della macelleria sociale. L’evasione è un freno alla crescita, riduce le risorse per le politiche sociali, ostacola gli interventi a favore dei cittadini con redditi modesti». Pur lodando le recenti misure anti-evasione del Governo, Draghi ha lanciato il sospetto che nel 2009 l’infedeltà al fisco sia aumenta. Stime della Banca d’Italia ritengono che tra il 2005 e il 2008 siano stati evasi 30 miliardi di Iva l’anno, circa 2 punti di Pil. Uno dei fattori decisivi in questo campo è la corruzione: «Nelle tre regioni del Mezzogiorno in cui si concentra il crimine organizzato, il valore aggiunto pro capite del settore privato è pari al 45% di quello del Centro-Nord».


GIOVANI E LAVORO
L’attenzione di Draghi si è concentrata poi sui giovani: «Nella fascia di età tra 20 e 34 anni la disoccupazione ha raggiunto il 13%». I salari d’ingresso ristagnano da 15 anni. I giovani, secondo il Governatore, non possono far fronte da soli agli oneri crescenti di una popolazione che invecchia. L’Italia resta un paese in cui solo 36 italiani su 100 in un’età compresa tra 56 e 64 anni è occupata: «Occorre prolungare la vita lavorativa, anche per garantire un tenore di vita adeguato agli anziani di domani». Per questo si è detto soddisfatto che la manovra appena approvata preveda uno slittamento dell’età pensionabile (con il sistema delle «finestre»), e ha suggerito un contratto unico per affrontare il problema del precariato. (Rossella Bocciarelli, Il Sole 24 Ore 01/06).

BANCHE E POLITICA
Il terzo messaggio ha riguardato il sistema bancario: «Non credo sia interesse di nessuno, nemmeno delle Fondazioni, tornare agli anni ”70-’80, quando la maggioranza di turno nominava gli amministratori delle banche e suggeriva anche i clienti privilegiati. Il ruolo delle Fondazioni come azionisti delle banche invece non può essere che quello stabilito dalla legge: investitori il cui unico obiettivo sta nel valore economico dell’investimento. Saranno le fondazioni, nella loro autonomia, le prime a tutelare l’indipendenza del management».


PIL IN CALO
Draghi ha spiegato che nel biennio 2008-2009 il Pil italiano è sceso di sei punti e mezzo, ma che sarebbero potuti essere di più senza le misure anti-crisi del duo Berlusconi-Tremonti. Secondo i calcoli di Via Nazionale cinque punti derivano da fattori esterni non governabili che hanno causato il crollo delle esportazioni di merci italiane; un altro punto è stato provocato dal comportamento delle banche italiane che, impaurite, hanno inasprito le condizioni di finanziamento a imprese e famiglie; il restante mezzo punto deriva dal calo di fiducia delle imprese e dei consumatori. (Franco Bechis, Libero 01/06).

MANOVRA OK
Anche l’ultima manovra finanziaria ha preso, secondo Draghi, la giusta direzione: «Il rapporto tra deficit e Pil era diminuito di 18 punti percentuali fra il 1994 e il 2007. In questo biennio di recessione è aumentato di 12 punti, al 115,8%. Nelle nuove condizioni di mercato era inevitabile agire, anche se le restrizioni di bilancio incidono sulle prospettive di ripresa a breve dell’economia italiana» (Franco Bechis, Libero 01/06).

REAZIONI POLITICHE
«Ho seguito con particolare attenzione le considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia. E ho apprezzato il riconoscimento che ha dato all’azione del Governo in termini di riduzione della spesa e lotta all’evasione fiscale, al fine del contenimento del deficit di bilancio. dall’inizio della legislatura che il Governo ha fatto propria la sfida lanciata dal governatore per coniugare, attraverso riforme strutturali, risanamento dei conti e ritorno alla crescita» (Silvio Berlusconi).
« importante il riconoscimento del governatore per l’azione di modernizzazione sin qui avviata e per le disposizioni della riforma della Pubblica amministrazione» (Renato Brunetta).