Lauretta Colonnelli, Corriere della Sera 30/05/2010, 30 maggio 2010
UN PAESE DI PITTORI E MODELLE
Una sorgente di acqua smeraldina che precipita copiosa tra le rocce coperte di muschi e licheni: è l’immagine che Angelo Bucarelli ha scelto per rappresentare Anticoli Corrado. E nessun simbolo sembra più appropriato per il paese affacciato sulla valle dell’Aniene, che per circa due secoli ha alimentato la creatività di artisti arrivati qui da ogni parte del mondo e nutrito la bellezza antica e severa delle contadine che a quegli artisti facevano da modelle spogliandosi senza pudori.
Bucarelli rievoca artisti e modelle in un’installazione composta da quindici opere: sette per i pittori e gli scultori, tra i tanti che sono passati di qua, e sette dedicate alle ragazze che hanno posato per loro. La quindicesima opera è un omaggio al paese stesso, l’unico ad avere un’identità quasi umana, con un nome (Corrado) e un cognome (Anticoli). «Corrado Anticoli. Nomi & Cognomi» si intitola infatti la mostra che raccoglie le quindici opere, esposte fino al 20 agosto mescolate al centinaio di pitture e sculture conservate nelle sale del Museo Civico del borgo arroccato sui monti Simbruini. All’inaugurazione, ieri mattina, grande folla arrivata da Roma con tre navette (tra gli ospiti Mario D’Urso eMarella Caracciolo, Duccio Trombadori e Roberto D’Agostino) e tavolata per tutti imbandita in piazza. «Visitare la mostra - dice Marco Occhigrossi, curatore del museo - è come sfogliare pagine di un’antologia scritta attraverso due secoli di storia da pittori e scultori di varie scuole e nazionalità. come riscoprire e celebrare modelle anticolane che collaborando con gli artisti ne diventano ispiratrici, mogli affettuose e, talvolta, esse stesse artiste».
Come successe a Pasquarosa, modella anticolana di bellezza raffinatissima che ai primi del Novecento sposò il pittore Nino Bertoletti e diventò lei stessa una professionista molto stimata creando quadri dai colori chiari intrisi di una luminosa felicità. Tanto che Bucarelli l’ha inserita nel gruppo dei sette artisti, tra Pietro Gaudenzi, Camille Corot, Oskar Kokoschka, Giuseppe Capogrossi, Fausto Pirandello e Felice Carena. Tra le modelle figura Luisetta, detta di Torlonia, perché avrebbe fatto perdere la testa al principe Guido, della nobile casata romana. Un’altra Luisa, occhi verdi e capelli corvini, apparve anche come attrice nei film degli anni Trenta. Pierina Ciucci, detta la Principessa, sposò il nobile napoletano Carlo Brancaccio, incontrato sulla scalinata di piazza di Spagna dove le modelle vendevano fiori in attesa di essere ingaggiate dagli artisti.
Lauretta Colonnelli