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 2010  maggio 30 Domenica calendario

ALL’IMPOSTA VA DATO VALORE

Con riferimento alla lettera di Orlando Spirelli, pubblicata venerdì scorso, secondo il quale l’evasione fiscale contribuisce a mantenere in vita molte imprese, vorrei obbiettare che il recupero dell’evasione dovrebbe principalmente contribuire ad abbassare la pressione fiscale su tutti i contribuenti.
Alfredo Cuva
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Siamo sicuri che il "risparmio" derivante dall’evasione serva solo alle imprese per stare sul mercato? Certamente non quello relativo alle imposte dirette, perché, nelle società alla fine è il reddito dei soci che aumenta. E non è detto che tale reddito sia destinato al rafforzamento dell’azienda, quanto piuttosto a impieghi speculativi, immobiliari o in beni di lusso. Come ha detto il presidente della Repubblica, è a un riequilibrio che si deve puntare, facendo pagare il giusto (che potrebbe essere meno di quanto oggi previsto) a chi evadee riducendo decisamente la tassazione sui redditi fissi. Perché, specularmente, si potrebbe invece dire che minori imposte sui redditi da lavoro aumenterebbero la spesa delle famiglie, sostenendo in modo virtuoso la domanda, quindi la produzione, quindi la capacità delle imprese di stare sul mercato e di garantire l’occupazione.
Lettera firmata • Tra le due scuole di pensiero, questa espressa nelle lettere odierne mi convince di più. Non sono un esteta delle tasse, ma riconosco il valore dell’imposta in quanto elemento irrinunciabile del rapporto tra stato e cittadino, che vorrei ispirato quanto più possibile al modello del contratto, per cui si paga per i servizi che si ricevono, non per le vessazioni che si subiscono. In questi termini, l’evasione non è mai accettabile: premia i furbi rispetto ai fessi, che magari sono semplicemente persone rette (credo la stragrande maggioranza) o che non possono permettersi comunque di evadere.
Discrimina le aziende, distorce la concorrenza, favorisce l’economia criminale. Penalizza tutti, vista la dimensione che, secondo i calcoli del Sole 24 Ore del Lunedì del 24 maggio, corrisponde a circa cinque volte la manovra appena approvata. Certo, l’evasione diventa tanto più difficile, costosa e moralmente riprovevole quanto più il fisco è trasparente, semplice e temperato. Quello dovrebbe essere l’obiettivo, in alternativa a una società opaca, furbastra e fuori legge.