Maria Serena di Natale, Corriere della Sera 30/5/2010, 30 maggio 2010
LA GRANDE CORSA DI PARIGI PER SALVARE «LE MONDE»
[Riassunto]-
Le Monde ha contratto 125 milioni di debiti e perdite di bilancio attorno ai 25 milioni. Al momento la testata francese è gestita in maggiorazione la Societé des rédacteurs [dal 1951], azionisti dipendenti. La causa è nel calo pubblicitario, nei costi della diffusione e della gestione nonché nella concorrenza web. La vendite invece vanno bene.
Per la ricapitalizzazione si offrono diverse cordate: La spagnola Prisa (El Pais, de benedetti), Il Gruppo Lagardère [Hachette] già azionista di minoranza, Claude Perriel (Le Nouvel Observateur) offre 60 milioni è c’è un’offerta di 80/100 milione che vede associati Xavier Niel (Fondatore di Free), Matthieu Pigasse (Lazard Paris) e Pierre Bergé (tra le tante attività è gia socio di Yves Saint Laurent) e poi c’è anche il gruppo svizzero Ringier (Le Temps) assieme al tedesco Springer.
De Benedetti (L’Espresso) sta valutando un eventuale accordo con la spagnola Prisa.
Dopo quasi 60 anni si scriverà la parola fine sul ruolo che nella storia di Le Monde ha avuto la società dei redattori nelle linee editoriali ma il direttore Eric Fottorino, la cui carica al momento non è messa in discussione afferma: «L’indipendenza è una volontà e una condizione dello spirito. La redazione saprà dire di no a chiunque sia l’azionista di riferimento».