Varie, 27 maggio 2010
ABU IMAD
ABU IMAD (Arman Ahmed El Hissini Helmy) Kena (Egitto) 1961. Imam della moschea milanese di viale Jenner, accusato di aver reclutato kamikaze tra il ’97 e il 2001, nel maggio 2007 i giudici dell’8ª sezione penale di Milano dichiararono prescritta l’accusa, nel dicembre 2007 la seconda corte d’assise si Milano lo condannò a 3 anni e 8 mesi • «[...] Il primo a parlare fu Jelassy Riadh. Arrestato nel 2001, rivelò i sopralluoghi a Milano per attentati, fortunatamente mai realizzati, contro questura, comando dei carabinieri, aeroporto di Linate e stazione Centrale, dove fu progettata una strage “con una quindicina di borse di esplosivo come poi a Madrid”. Chokri Zouauoi, arrestato nel 2002, parlò di attentati con auto bomba contro il Duomo di Milano e quello di Cremona. Gli investigatori perquisirono la moschea di viale Jenner e anche l’imam Abu Imad come “promotore della cellula armata, indottrinatore carismatico e reclutatore di giovani”, almeno fino all’11 settembre, perché la stessa polizia gli riconobbe, dopo quella drammatica data, “l’abbandono del radicalismo” per una svolta “moderata” [...]» (Giuseppe Guastella, “Corriere della Sera” 20/4/2010).