Roberto Giardina, ItaliaOggi 27/5/2010, 27 maggio 2010
AUTOSTRADE A PAGAMENTO, IN GERMANIA CADE UN TAB
Berlino - A causa della crisi sta per cadere un tabù in Germania: i tedeschi prima o poi dovranno pagare per le loro autostrade. Erano rimasti gli unici in Europa a godere di questo privilegio, destinato a scomparire, forse già nel corso dell’attuale legislatura.
In Europa sono a pagamento, perché da noi si può circolare gratis? Ovviamente non si possono far pagare solo gli stranieri, e i tedeschi si ribellano contro la fine di un mito. Almeno a pagare siano i camionisti, era stato il compromesso. Lungo i 22.500 km di autostrade tedesche transitano ogni giorno 580 mila autotreni. Facciamoli pagare, e pareggiamo i conti.
Ma come?
Kein problem, non c’è problema, nell’era tecnologica e nella patria della scienza.
Appunto. stata una catastrofe. Impossibile e costoso costruire caselli, si è pensato alla lettura elettronica delle targhe dei camion. Il sistema satellitare non ha funzionato, con relativa perdita di miliardi (all’epoca) di marchi per le casse statali. Successe di tutto: camion passavano indenni dal controllo, altri venivano addebitati dieci volte, e venivano segnalati dalle parti di Amburgo autotreni che si trovavano alla periferia di Napoli.
Invece, insopportabile umiliazione, funzionava il meno fantascientifico sistema a microonde creato dall’italiana Benetton per le autostrade austriache. I tedeschi chiesero di acquistare il sistema, purché la cosa restasse, come dire, discreta. Gli italiani risposero: se ci volete, gestiamo noi la faccenda. Meglio perdere soldi, che subire questa umiliazione. E alla fine, anche il sistema tedesco ha cominciato a funzionare.
Ma i camionisti, soprattutto quelli dell’Est, hanno reagito: evitano le autostrade, e si avventurano sulle strade provinciali, più lente, risparmiando qualche decina di euro. Un’altra catastrofe: migliaia di camion passano in colonne senza fine per paesi una volta idilliaci. Come in presenza di un nuovo muro di Berlino, le due metà di un paese rimangono divise per ore: parenti e amici si guardano in faccia senza osare sfidare la colonna dei colossi in marcia. E l’aria diventa pestilenziale. Possibile che non ci avessero pensato?
E ora come far pagare i comuni automobilisti, senza costruire i caselli all’italiana? Si pensa a una vignette che verrebbe a costare sui 100 euro all’anno. Le auto in Germania sono circa 45 milioni, e si presume che quasi tutti la comprerebbero. Si calcola che ogni automobilista percorra annualmente 15 mila km, e se si facessero pagare 3 cent a km il conto sarebbe di 450 euro, ma il problema rimane: come far pagare gli utenti senza installare un complicato e costosissimo sistema di controllo?