Fabrizio Dragosei, Corriere della Sera 26/5/2010, 26 maggio 2010
SCACCO AL CREMLINO KARPOV CONTRO PUTIN NELLA PARTITA MONDIALE
Uno dei più grandi campioni di scacchi di tutti i tempi e il presidente di una delle repubbliche russe a ridosso del Caucaso che assicura di aver viaggiato in passato su un’astronave aliena sono i protagonisti di uno scontro senza esclusione di colpi per il controllo della federazione scacchistica russa. E per essere candidati alla guida della federazione mondiale. Dietro le quinte, come si poteva immaginare, si muove il Cremlino che ieri avrebbe organizzato un blitz per prendere il controllo della sede della federazione russa, dell’amministrazione e del sito Internet. Quando era al vertice del mondo scacchistico a cavallo tra gli anni – 70 e – 80, Anatolij Karpov era un ligio cittadino sovietico, iscritto al partito, orgoglio della nazione. L’opposto del «ribelle» Garry Kasparov col quale duellò dal settembre del 1984 per cinque mesi e 48 partite (alla fine la contesa fu sospesa e Karpov mantenne il titolo, per poi perderlo sei mesi dopo nel secondo di cinque confronti epici). Oggi che Kasparov è uno dei leader dell’opposizione a Vladimir Putin, Karpov continua a non occuparsi di politica. Ma quando il suo ex avversario è stato arrestato, lui è andato a trovarlo. Poi, a settembre, i due si sono ritrovati davanti a una scacchiera a Valencia per festeggiare i 25 anni del loro primo duello. Tutto questo, forse, non è piaciuto in alto.
Fatto sta che il Cremlino non lo ha voluto come candidato russo alla presidenza della Fide, la federazione internazionale. Ha deciso di continuare a puntare le sue carte su Kirsan Ilyumzhinov che da quindici anni guida la Fide. Si tratta di un milionario della Calmucchia, una delle più povere repubbliche russe, a nord-est del Caucaso, non lontana da Astrakhan sul Mar Caspio. Ilyumzhinov, ex meccanico, ha fatto i soldi nei primi tumultuosi anni Novanta e da allora è presidente della Calmucchia. Ha una passionaccia per gli scacchi (da giovane fu campione della repubblica) e per le Rolls Royce (ne possiede sei). Alle prime elezioni vinse promettendo cento dollari e un cellulare a ogni pastore. Un capitolo della sua autobiografia si intitola: «Senza di me il popolo è incompleto». Nel 1998 una giornalista d’opposizione, Larisa Yudina, venne uccisa a coltellate e gettata in un fosso. Due assistenti del presidente vennero accusati dell’omicidio, ma Ilyumzhinov ha sempre negato qualsiasi responsabilità.
Fa discutere anche la sua eccentricità: nel 1997 raccontò di essere stato prelevato dagli alieni e di aver viaggiato sulla loro astronave; sostiene pure di aver avuto 69 reincarnazioni.
In Calmucchia fa di tutto per promuovere gli scacchi, che sono materia obbligatoria a scuola. Si è inventato perfino una «città degli scacchi» nata nella steppa e costata una fortuna. La sua presidenza della Fide, però, non ha avuto grandi risultati.
«All’ultimo campionato del mondo in Bulgaria c’erano quattro giornalisti, esclusi i bulgari. Quando io giocavo con Kasparov, gli inviati internazionali erano 680», accusa Karpov. L’ex campione sostiene che anche oggi gli scacchi potrebbero avere un seguito enorme, se le cose fossero organizzate meglio. A sostegno della sua tesi cita i gran maestri internazionali «forti come eravamo noi allora», tra i quali il ventunenne norvegese Magnus Carlsen. Alcune delle maggiori federazioni del mondo si sono schierate con l’ex campione del mondo. Ma spuntarla sul Cremlino non sarà una passeggiata.