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 2010  maggio 26 Mercoledì calendario

SCIENZA DEL FIORE E GATTOLOGIA SONO 470 LE LAUREE ELIMINATE

ROMA – Ricordate il corso di laurea in «Scienze del fiore e del verde» o quell’altro corso incentrato sul «Benessere del cane e del gatto»? I ragazzi non li troveranno più nell’offerta formativa delle nostre università. Sono stati cancellati, insieme a tanti altri caratterizzati da un’identica assoluta stravaganza, in un’operazione di pulizia condotta con estremo vigore dai rettori dei nostri atenei statali. Risultato: oltre 470 lauree, tra brevi e specialistiche, cancellate in due anni accademici, dal 2007. Un lavoro di potatura su cui erano pochi a scommettere, reso inevitabile dalle difficoltà economiche e dall’assoluta irrazionalità di certe proposte di laurea, peraltro bocciate dagli stessi studenti con un basso numero di immatricolazione. Stessa sorte è toccata al corso di laurea sul «Turismo alpino», sulla «Cultura della Sardegna», sui «Beni enogastronomici», sulla «Teoria e prassi della traduzione», sull’«Enogastronomia mediterranea» o le «Tecniche erboristiche». La forbice dei rettori ha potato anche corsi di laurea seri, come Ingegneria per capirsi, che non disponevano di quei requisiti minimi (prof, strutture e numero degli iscritti) per giustificare la spesa. Sono stati fatti centinaia di accorpamenti. In estrema sintesi si sono salvati i corsi che rappresentano il core business dell’ateneo e quelle a ciclo unico (Medicina, Odontoiatria, Veterinaria, Farmacia, Chimica, Architettura, Ingegneria edile e Giurisprudenza), corsi di 5 o 6 anni che aprono le porte di professioni regolamentate.
In tre anni i corsi di laurea sono diminuiti del 9 per cento, passando da 5.460 (anno accademico 2007-2008) agli attuali 4.986. Secondo i dati del Consiglio universitario nazionale (Cun) le lauree di primo livello che tre anni fa erano 2782 oggi sono ridotte a 2411 (13,3 per cento in meno), quelle specialistiche sono passate da 2401 a 2304 (4 per cento in meno). «La riduzione ha riguardato soprattutto le lauree triennali - ha dichiarato Andrea Lenzi, Presidente Cun -. E’ stata realizzata per offrire ai giovani un percorso di studio di base più completo emeno frammentato rispetto alla situazione precedente».
La cura dimagrante più severa è avvenuta negli atenei dell’Italia settentrionale: 53 nelle università del Nord-Ovest e 87 in quelle del Nord Est. Ammontano a 139 i corsi di laurea soppressi negli atenei del Centro. I tagli più significativi, in termini assoluti, sono stati fatti da «La Sapienza» di Roma. Sono 108 i corsi eliminati negli atenei del Sud e 87 quelli nelle isole dove però i corsi sono decisamente sotto la media nazionale.