Marco Cremonesi, Corriere della Sera 26/5/2010, 26 maggio 2010
UN CENTRO COMMERCIALE NEL PALAZZO DI ITALIA ”61 LEGA CONTRO: UN SIMBOLO
A Torino, il mondo alla rovescia: la Lega difende l’edificio sorto per ricordare il centenario dell’Unità d’Italia. Che il centrosinistra ha deciso di trasformare in centro commerciale. Lunedì scorso il consiglio comunale ha approvato un cambio di destinazione d’uso per il Palazzo del Lavoro. Si tratta del grande edificio alle porte della città, ben visibile a chi arrivi nel capoluogo piemontese dalla tangenziale sud. Realizzato su progetto di Pier Luigi Nervi, era il cuore di Italia ”61, le opere realizzate in occasione del primo secolo d’Italia unita. Dopo essere stato utilizzato come centro espositivo, sede distaccata della facoltà di economia e in parte come discoteca, a causa dei pesanti costi di manutenzione è stato progressivamente abbandonato. Di qui, il via libera alla trasformazione in centro commerciale. Sennonché, la protesta più veemente contro il cambio d’uso è stata proprio del Carroccio. Spiega il capogruppo Mario Carossa: «Quel palazzo è il simbolo di Italia ”61, un progetto architettonico che per la nostra città ha rappresentato qualcosa. Inoltre, siamo contrarissimi alla trasformazione nell’ennesimo centro commerciale. E poi, mi fa specie che chi si riempie la bocca con l’Unità, nell’anno del 150enario trasformerà il simbolo del centenario in un centro commerciale». Mentre per l’eurodeputato torinese Mario Borghezio bisogna distinguere: «Quei festeggiamenti ebbero un carattere ben diverso, dal carattere fortemente piemontesista, pilotato dal sindaco Peyron, federalista convinto. Niente a che vedere con il magna magna degli appalti romani. In quell’occasione, i soldi vennero spesi bene: chi venne dopo non seppe gestire quel patrimonio».