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 2010  maggio 26 Mercoledì calendario

SEMPREVIVI I CONTRIBUTI A PIOGGIA

L’assalto alla diligenza pubblica prosegue ininterrottamente
Tagli, risparmi, basta con l’assalto alla diligenza delle leggi finanziarie del passato! Viva il rigore che ci salverà. Naturalmente, come sempre in Italia, tutto va preso con senso della misura e quindi qualcosa bisogna pur continuare a distribuire.
Istruttivo, a tal proposito, l’elenco dei contributi stanziati per il 2009, in base all’art. 13, comma quater decreto legge 25 giugno 2008, convertito in legge il 6 agosto 2008, n° 133, trasparentemente elencati sul sito della Ragioneria dello Stato, la struttura guidata da Mario Canzio.
Accanto ai 6 milioni (2009) più 900 mila (2010) dati per intervento di bonifica post terremoto nella zona industriale Flextronics all’Aquila, per sviluppo e insediamento di attività produttive, ed accanto a 800 mila euro per il 2009 più 300 mila nel 2010 per il recupero ambientale, abitativo e di viabilità nella zona del disastro di Viareggio, troviamo un elenco sterminato di contributi che ci dicono che il bel tempo che fu non è poi così lontano. La Caritas diocesana di Messina riceve 800 mila più 300 mila euro per «interventi di recupero ambientale nell’area interessata dalla recente alluvione». Misteri della fede, vien da dire.
Qualche esempio può aiutare e quindi cominciamo con il Comune di Adro (BS) che ottiene 85 mila euro per «adeguamento impianto sportivo struttura polivalente» mentre resta a bocca asciutta per interventi sulla viabilità. Il Comune di Albaredo d’Adige (VR) ristruttura anche lui impianti sportivi e quindi riceve 33 mila euro, ma non ha aiuto per la sistemazione del cimitero monumentale.
Altopascio (LU) può finalmente dotarsi di un ufficio per il turismo ristrutturando un fabbricato con l’aiuto di 50 mila euro offerti dallo Stato, mentre il Comune di Alimena (PA), con 70 mila euro, potrà intervenire nelle periferie comunali per la tutela dell’ambiente e della viabilità.
Alzano Lombardo (BG) potrà dotarsi di un centro anziani con un finanziamento in due tranches annuali di 133 mila euro più 66 mila e 500. Arquà Petrarca (PD) potrà recuperare e riqualificare le sua aree verdi con 50 mila euro. Il Comune di Aversa (CE) avrà 100 mila euro per recupero e ristrutturazione della chiesa di San Francesco «finalizzata allo sviluppo economico e turistico».
Bagnolo Piemonte (CN) con 100 mila euro risistemerà campi da gioco nella frazione di Montoso, mentre a Bari installeranno telecamere per cogliere sul fatto gli scarichi abusivi di rifiuti, i cui luoghi preferenziali conoscono, evidentemente, benissimo, con la modica cifra di 170 mila euro.
Il Comune di Biandronno (VA) avrà quest’anno 133 mila e 500 euro per risistemare il marciapiede di Via Rimembranze. Gli impianti sportivi sono scadenti anche a Bobbio (PC) e quindi servono 88 mila euro. Bressanone deve completare la pista ciclabile e la rete di sentieri e quindi, in due rate, ecco 90 mila euro.
A Bussolengo (VR) gli impianti sportivi (ormai sono un classico) abbisognano di 60 mila euro, mentre a Cairate (VA) la pista ciclabile costerà su tutti noi, almeno per il primo e secondo lotto (e speriamo che non continui) 450 mila euro. Trovate che c’è una certa sproporzione, ad esempio, con quanto stanziato per Viareggio? Non sia mai! D’altronde il Comune di Cantù (CO) investirà un po’ dei nostri soldi, 130 mila euro, per il primo Festival del design in Brianza, e questo è sicuro che intendono continuarlo.
Catania, che finora ci è costata poco, mette in conto anche 350 mila euro per interventi di riqualificazione paesaggistica ed aree a verde in zona urbana.
Potremmo continuare fino alla lettera zeta, ma chiudiamo con due dati ed una considerazione: il Comune di Frignano (CE) avrà la bazzecola di 750 mila euro, in due anni, per «realizzazione sistema illuminazione e videosorveglianza per controllo ambientale territorio», mentre Gubbio investirà 200 mila euro per «riqualificazione area ed immobile località Cappelletto per la realizzazione di un polo integrato per la valorizzazione e la tutela della cultura contadina»:
La considerazione è che è veramente notevolissima e preponderante, in questo elenco, la presenza di centri più o meno grandi della cosiddetta Padania, i cui sindaci recentemente hanno manifestato contro il patto di stabilità che impedisce loro di spendere soldi che hanno nel salvadanaio perché loro amministrano virtuosamente.
Anche la Toscana e il Lazio sono ben rappresentati, ma ovviamente l’elenco è lungo e riguarda tutto il paese.
In definitiva, tra cose veramente importanti e mancette distribuite a pioggia, il totale di queste voci assomma a 66 milioni 196 mila 500 euro per il 2009 cui si aggiungono altri 18 milioni 898 mila 998 euro quest’anno. Se parliamo di tagli, qualche idea, leggendo l’elenco, verrebbe in mente anche a me. E a Tremonti?