Ugo Trani, Il Messaggero 26/5/2010, 26 maggio 2010
ITALIA, NIENTE TRICOLORE
Sestriere - Non è solo una questione di fantasia. Perché da questo punto di vista Marcello Lippi ne ha avuta fin troppa. La Nazionale che esporteremo in Sudafrica per il prossimo mondiale sarà provinciale. Caratteristica che per storia e tradizione non ci appartiene. Basta leggere la lista inviata l’11 maggio alla Fifa, con i 30 nomi, dal cittì azzurro e raffrontarla a quelle delle rivali più blasonate per avere un’idea del mosaico scelto per la competizione più prestigiosa e di conseguenza più impegnativa.
L’Italia di Lippi, chiamata a difendere il titolo vinto in Germania nel 2006, non sarà dunque Grandi Firme. Cosa inedita per il nostro movimento e soprattutto in un mondiale. Qui al Sestriere sono saliti 28 di quei 30 calciatori sui quali il cittì ha deciso di puntare (il 1° giugno diventeranno 23) e rappresentano un po’ tutti i club del nostro torneo. Ma non c’è nemmeno un interista, cioè un rappresentante della società prima classificata nel nostro torneo e anche in Europa. Scartati i tre italiani della rosa internazionale di Moratti: Materazzi per l’età, Balotelli per il comportamento e Santon, l’anno scorso presente proprio in Sudafrica alla Confederations Cup, per infortunio. La Roma, seconda a fine torneo, dà solo De Rossi: scartati Totti, Perrotta, Brighi e Toni. Solo il Milan, terzo classificato, propone un numero abbondante di convocati, quattro: ma Borriello è uno di quei calciatori che rischiano il taglio a fine mese.
«Qui ci sentiamo tutti uguali: anche chi non è un senatore e non arriva da grandi club» è il coro che parte quotidianamente dallo spogliatoio azzurro. Sono 12 le società coinvolte nel progetto. Lippi ha ridotto il gruppo degli juventini che potevano essere addirittura dieci e ora sono ”solo” 6. Amauri, nonostante abbia ricevuto in tempo utile la cittadinanza italiana, non è stato più preso in considerazione e Legrottaglie è uscito dalla lista dei 30 dopo aver partecipato alle qualificazioni mondiali. La scorsa settimana sono finiti fuori anche Grosso, rigore decisivo contro la Francia nella finale di Berlino di quattro anni fa, e Candreva, giovane di belle speranze, almeno sino a quando giocava nel Livorno poi retrocesso. Sono, comunque, tanti 6 giocatori della formazione settima al traguardo nel nostro torneo. Se Camoranesi non convincerà il cittì qui al Sestriere potrebbe restare a casa.
La Sampdoria quarta ha due uomini nel gruppo: Palombo e Pazzini, anche se non da titolari, dovrebbero salire la sera dell’8 giugno sul charter azzurro. Il Napoli sesto è la terza società come numero di calciatori: De Sanctis e Maggio dovrebbero partire, ma Quagliarella è in bilico. Con due rappresentanti anche il Palermo quinto: Sirigu e Cassani, però, rischiano, soprattutto il primo. Due come il Genoa nono, Bocchetti e Criscito, con il primo quasi certo, come l’Udinese quindicesima, Pepe e il capocannoniere Di Natale sono al sicuro, come la Fiorentina undicesima, Gilardino e Montolivo possono stare tranquilli e come il Cagliari sedicesimo, con Marchetti vice Buffon e Cossu che si gioca il posto con Camoranesi. Bonucci ci sarà per il Bari decimo, mentre lo yankee Rossi non sa se potrà far lievitare il numero dei giocatori del Villarreal, settimo nella Liga, al mondiale. Quando Lippi tirerà le somme, oggi sono 9 i reduci del mondiale tedesco, il quadro sarà ancora più preciso. E di sicuro più anonimo che in passato. Nei volti, almeno. Nei risultati, chissà.