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 2010  maggio 26 Mercoledì calendario

DOMANDE E RISPOSTE: SIAMO VICINI ALLA GUERRA?

Com’è scoppiata l’attuale crisi tra le due Coree?
A gennaio le truppe del Nord sparano colpi di artiglieria sul confine marittimo, in due bracci di mare rivendicati da Pyongyang, ufficialmente è una esercitazione. Il Sud risponde a cannonate, da una base su un’isola. Il 26 marzo succede l’irreparabile: viene affondata la nave da guerra coreana «Cheonan», muoiono 46 marinai. Dopo due mesi le rilevazioni non ammettono dubbi: a causare l’affondamento è stata un’unità militare della Corea del Nord. Pyongyang smentisce, gli 007 americani sostengono che sia stato Kim Jong-Il in persona a dare l’ordine di attaccare. Il 20 maggio il presidente sudcoreano Lee Myung-bak dichiara la rottura di tutte le relazioni con il Nord, come ritorsione diplomatica e finanziaria. Ban ki-Moon auspica una rapida risposta del Cds. Obama appoggia le sanzioni di Seul e manovre congiunte con la Corea del Sud. Hillary Clinton chiede alla Cina di condannare l’atto. Ma ancora una volta Pechino prende tempo.
Perché ci sono due Coree?
La divisione della penisola coreana in due Stati è conseguenza della logica dei due blocchi figlia della Guerra fredda. La Corea del sud, con capitale Seul, è un Paese democratico ad economia capitalista, membro di Onu, Wto, Ocse e G20. La Corea del Nord, con capitale Pyongyang, è una dittatura di un unico partito fondato da Kim Il-sung e guidata oggi dal figlio Kim Jong-Il.
Quando è avvenuta la divisione?
La Corea è stata unita sino al 1948. Tre anni prima le due superpotenze uscite vincitrici dalla Seconda guerra mondiale, ovvero Usa e Urss) accettarono la resa dei Giapponesi che occupavano la penisola dividendo di fatto il Paese in due aree di influenza rispettivamente a nord e a sud del 38° parallelo.
Qual è stata la causa della guerra di Corea?
Nel 1950 Pyongyang forte dell’aiuto di Stalin invade la Corea del sud scatenando una guerra che durerà circa tre anni, sino al 1953, e che ha visto soldati e marines Usa al fianco di Seul. Il bilancio è di milioni di civili morti. Il conflitto rappresenta la prima guerra dove vengono inviati caschi blu dell’Onu.
Che cos’è la Zona demilitarizzata?
 quel tratto di terra all’altezza del 38° parallelo che non è occupata dagli eserciti dell’uno o dell’altro Paese. Di fatto rappresenta il confine tra la Repubblica popolare democratica di Corea, un regime di stile stalinista dominato da una specie di dittatura ereditaria, e la Repubblica di Corea, un Paese occidentalizzato - il cui percorso verso la democrazia si è perfezionato negli anni Novanta - influenzato dagli Usa che su quel territorio hanno basi e migliaia di soldati. La Corea del Sud ha conosciuto un significativo sviluppo economico a partire dagli anni Sessanta, tanto che oggi è uno dei Venti Grandi della terra. Il Nord è stato vittima del suo stesso regime autarchico e repressivo. Devastante è stata la carestia della seconda metà degli anni Novanta che ha causato la morte di almeno 2,5 milioni di persone.
Come sono i rapporti tra le due Coree?
Le relazioni si rivelano subito complicate. Pyongyang organizza una serie di attentati ai leader del sud, tutti falliti. Nel 1973 attraverso funzionari della Croce rossa internazionale arrivano i primi contatti informali interrotti dopo l’incidente di Panmunjeon del 1976. Le tensioni proseguono sino alla fine degli anni Novanta con la transizione verso la piena democrazia di Seul e la successione di Kim Jong-Il al Nord. Le due Nazioni iniziano ad riallacciare pubblicamente rapporti nell’ambito di quella che il Sud chiama «Sunshine Policy» che culmina con l’accordo di pace in otto punti del 2007 e il successivo fallimento dopo un anno».
Sul piano internazionale cosa succede?
Dopo la storica visita nel 2000 del segretario di Stato Usa a Pyongyang, ripiomba il gelo tra Corea del Nord e Stati Uniti (i due Paesi non hanno mai avuto rapporti diplomatici), quando il presidente George W. Bush inserisce il Paese nell’Asse del male. Da allora Pyongyang si rende protagonista di una serie di atti provocatori e di dubbie aperture. I programmi nucleari e le esercitazioni balistiche non autorizzate costano al regime la condanna dell’Onu con differenti risoluzioni, la 1965 del luglio 2006, la 1718 dell’ottobre 2006, e tre anni più tardi la 1874. Nel frattempo i lavori del sestetto (Usa, Russia, Cina, Giappone e le due Coree) sono in stallo totale. Pyongyang segna una parziale vittoria nei rapporti di forza quando nell’agosto 2009 concede a Bill Clinton la scarcerazione di due giornaliste americane accusate di essere entrate nel Paese clandestinamente. Due mesi dopo il regime annuncia di essere pronto a riprendere i programmi nucleari a Yongbyon, a meno che gli Usa non avviino un dialogo diretto con Pyongyang. Washington accetta ma solo a determinate condizioni. La Cina media.