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 2010  maggio 26 Mercoledì calendario

BOLLYWOOD ENTRA NELLA TOP TEN USA

Le produzioni cinematografiche di Bollywood sono sempre state famose per almeno tre motivi: i balletti (tanti), la durata (eccessiva) e l’esportabilità (nulla, diaspora a parte). Lo scorso week-end peròè successo qualcosa che potrebbe convincere più di un produttore di Mumbai a "imbastardire" la ricetta quel tanto da renderla meno indigesta al pubblico occidentale: "Kites" una pellicola prodotta dalla Reliance Big Entertainment di Anil Ambani, è stato uno dei dieci film più visti del weekend negli Stati Uniti. Non era mai successo.
Dietro il successo americano di questa produzione indiana ci sono diversi fattori, ma non tutti sono così scontati. Gli indiani della diaspora hanno certamente contribuito a fargli incassare 958.673 dollari. Ma il merito non è stato soltanto loro. Perché "Kites", a differenza di praticamente tutte le produzioni bollywoodiane, è stato recitato in tre lingue - inglese, spagnolo e hindi con quest’ultima ridotta al ruolo di terzo incomodo.
Una scelta non casuale che conferma le ambizioni del cinema indiano che nel corso degli ultimi anni, nelle sue produzioni più significative, è andato prudentemente a esplorare nuovi territori, sia dal punto di vista tematico che stilistico. Un processo avvenuto anche sul piano industriale come dimostra l’ingresso, avvenuto nel 2009, di Reliance Big Entertainment nel capitale dei DreamWorks Studios di Steven Spielberg con 325 milioni di dollari.
Guardando da vicino le classifiche dello scorso fine settimana, il risultato di "Kites" è ancora più clamoroso, soprattutto perché il film è stato proiettato in poco più di 200 sale, laddove nessuna delle altre pellicole nella top ten era presente in meno di mille. Un dato che gli ha consentito di avere la quarta miglior resa per schermo del week-end, appena sotto il "Robin Hood" di Ridley Scott. L’altro aspetto difficile da sottovalutare è che la versione uscita la scorsa settimana era identica a quella proposta in India. Mentre per il week-end del 28 è atteso il lancio negli Stati Uniti di "Kites: the remix", una versione addomesticata del film, affidata all’editing di un regista americano che ha sentito di poter fare tranquillamente a meno di 40 minuti di pellicola (e parecchi balletti) rispetto alla versione originale. Nonostante questo successo americano, anche per gli alchimisti di Bollywood l’individuazione di una formula universale sembra ancora là da venire. La conferma viene in questi giorni dall’Uttar Pradesh, il popolosissimo stato dell’India dove la pellicola della Reliance, dopo un buon inizio, ha iniziato ad arrancare. Secondo la stampa locale gli esercenti starebbero chiedendo al distributore una versione tutta in hindi.