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 2010  maggio 22 Sabato calendario

LARRY PAGE

Cofondatore di Google, Larry Page spiega la strategia del gigante americano di internet, il rapporto difficile con gli editori e la protezione dei dati personali.
Google ha appena lanciato «Google tv», un sistema per connettere il televisore al web con Intel, Sony e Logitech. Come mai?
«Non si naviga ancora su internet con la tv. Il web non è nato per questo, ma sarebbe bello se Youtube (proprietà del gruppo Google) fosse accessibile in tv. La gente ha un grande schermo, comprato a caro prezzo, che occupa posto, piacerebbe a tutti che potesse fare il maggior numero di cose possibili».
A fine Anni 90 Google era solo un motore di ricerca. Oggi vendete addirittura un cellulare. Perché diversificarsi così?
«E’ semplice. Vogliamo guadagnare più soldi possibile! Con il nostro motore di ricerca siamo riusciti a creare l’equivalente di uno spazzolino da denti, un utensile che ha preso un posto importante nelle nostre vite. Lo stesso con Gmail (la posta elettronica di Google). Tutti i prodotti che lanciamo dovrebbero essere così. Ecco il nostro ragionamento: di cosa ha davvero bisogno la gente?».
Youtube è molto popolare. Ma non avete ancora trovato il modo di guadagnarci......
«Youtube ha solo 5 anni. Cinque anni dopo la sua creazione, Google aveva un giro d’affari paragonabile. L’importante è attirare sulla piattaforma contenuti originali di qualità, se possibile professionali, per cui gli autori possano essere remunerati (dividendo gli introiti pubblicitari) e per cui Youtube rappresenti la principale fonte di guadagno. Non ci siamo ancora, ma non mi preoccupo»
Youtube farà guadagnare già da quest’anno?
«Non diamo questo tipo di informazioni, ma la cosa non mi stupirebbe»
Perche il gruppo rinuncia alla vendita diretta del suo telefono, il Nexus One?
«L’equipe che lavorava a Nexus One ha sottostimato la quantità di lavoro che rappresenta la vendita diretta. Non aveva sistemi di fatturazione degli operatori di telecomunicazioni né delle loro offerte promozionali. comunque un successo: in aprile in Usa si sono venduti più Nexus One che iPhone».
Non avete un social network paragonabile a Facebook, è un handicap?
«E’ una cosa su cui stiamo riflettendo. Il nostro social network Orkut è popolare solo in Brasile. Il fatto è che Facebook, al momento dell’iscrizione, ti propone subito di trasferire i tuoi contatti Gmail, mentre da parte sua Facebook non autorizza l’esportazione di suoi membri a Gmail. Non è davvero un sistema aperto».
Il vostro successo dipende dalla fiducia del consumatore: L’affare «Google Street View» non l’ha incrinata?
«Abbiamo commesso un errore, stiamo collaborando il più possibile con le auorità per correggerlo. Siamo stati onesti: appena scoperto l’errore lo abbiamo denunciato, non so quante altre imprese l’avrebbero fatto. La lezione da trarne è che dobbiamo restare modesti e migliorarci».
Immagazzinate moltissimi dati: è davvero necessario?
«Ne abbiamo bisogno per migliorare le nostre ricerche, ma la maggior parte di questi dati sono pagine web o parole chiave, non informazioni personali. La nostra ambizione è organizzare tutta l’informazione del mondo. Non sono affatto convinto che conservare tutte queste informazioni sia qualcosa di negativo: i navigatori possono controllare l’uso che ne facciamo. Le frontiere della vita privata stanno cambiando, le persone comunicano sempre più on line e sempre più mettono i loro dati sul web».
In Francia siete stati condannati per non aver rispettato il diritto d’autore.
«Ci interessa molto mettere la nostra tecnologia al servizio della cultura. Quando studiavo a Stanford un’inodazione ha distrutto centomila libri irrimpiazzabili, se fossero stati on line... il nostro progetto è semplice, vogliamo fare accordi con le biblioteche, selezionare le opere fondamentali e metterle in Rete. Certo il diritto d’autore è importante ma se dovessimo riscrivere oggi la legge, la faremmo diversa. La soluzione perfetta richiederà tempo, io vorrei almeno trovare un compromesso, se no il rischio è che certi contenuti scompaiano definitivamente».
Un tempo eravate percepiti come simpatici, oggi spesso come una minaccia. Ne siete coscienti?
«Sì, e se avete qualche idea in proposito ditecela! Abbiamo un ruolo sempre più importante nella vita delle persone e questo suscita dei dubbi, è normale. Ma se continuiamo a fare del nostro meglio supereremo queste difficoltà».
Copyright Le Monde
La Google Tv è stata presentata due giorni fa e arriverà entro l’anno: gli apparecchi, prodotti inizialmente da Sony, integreranno tecnologie Intel. Per chi non volesse comprare un nuovo televisore, Logitech produrrà un box da collegare con un cavo Hdmi, comandabile con una tastiera senza fili o con un telecomando della serie Harmony.