Gloria Satta, Il Messaggero 24/5/2010, 24 maggio 2010
E IL MERCATO TIENE TESTA
Cannes. E’ andata. «Abbiamo tenuto testa alla crisi», dicono al Marché, da sempre barometro commerciale del Festival. I film si sono venduti e comprati a prezzi inferiori rispetto al passato, ma poco male. Guadagnare meno, guadagnare tutti: così la giostra ha continuato a girare vorticosamente. Diecimila partecipanti, 400 società, 97 paesi, circa quattromila film in vetrina, ancora più venditori e compratori americani rispetto al 2009 grazie al cambio favorevole: con queste dimensioni-monstre, il Marché di Cannes si è confermato il principale snodo mondiale per gli scambi. Quest’anno hanno partecipato per la rima volta Qatar, Niger, Etiopia, Mozambico e Repubblica Domenicana, paesi cinematograficamente molto giovani ma proprio per questo desiderosi di associarsi al gran ballo. «Il Marché ha ritrovato l’entusiasmo e la visibilità», dice il direttore Jérome Paillard.
Nel tourbillon di incontri e proiezioni (in 33 sale, di cui dieci in 3D) il nostro Michelangelo Frammartino è stato il protagonista di una performance notevole: il suo film Le quattro volte, passato alla Quinzaine dove ha vinto l’European Label, il premio dei distributori, è stato tra i più gettonati. Se lo sono comprato in tutta Europa e in Iran, lo hanno richiesto Usa, Giappone e Corea per un totale di venti Paesi. Come il francese Les amours immaginaires, altro piccolo ”caso” del Festival, o l’horror uruguayano La casa muda, ricercatissimo. Partono da Cannes soddisfatti i venditori dell’Est Europa: ungheresi, estoni, cechi, slovacchi. Il cinema ”di genere” ha vissuto un vero revival, thriller e film d’azione sono andati via come il pane.
Ma la vera star del Marché è stata una signora cinese: Qi Jia, vicepresidente di China Movie Channel, l’unica rete tv di cinema della Repubblica Popolare, forte di un miliardo di spettatori. Il network investe ogni anno in un centinaio di film. E visto che sono solo 40 (dei quali 14 americani) i titoli stranieri ammessi nele sale cinesi (dove ogni anno si vendono due miliardi di biglietti) Madame Qi Jia è stata letteralmente presa d’assedio.
Gl. S.