Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  maggio 23 Domenica calendario

LA CRISI DI ATENE ALLUNGA LA CODA ALLA MENSA DEI POVERI

La crisi economica colpisce duro e i poveri aumentano: alla fondazione del municipio di Atene per i senzatetto (l’Athenian Municipal Solidarity Center) in Via Sofocleou, a pochi passi dalla centralissima Piazza Omonia, i pasti caldi gratuiti sono passati da 1.500 dell’anno scorso ai 4mila attuali. «La situazione sociale è sempre più allarmante - spiega Feni Hatziathanassiadou, una volontaria del centro che nella vita fa l’avvocato - . Serviamo tre pasti al giorno: alle 12, 15, e 18, e se un tempo immigrati e drogati erano la maggioranza ora sono i greci, gente comune che semplicemente non ce la fa più, a bussare alla nostra porta». I nuovi poveri metropolitani, frutto di una crisi violenta che sta tagliando salari e pensioni, hanno fatto allungare le code per un pasto caldo. «Diamo la possibilità, – dice Feni – a 200 famiglie bisognose di far la spesa presso il nostro minimarket sociale dove distribuiamo generi di prima necessità. C’è anche una piccola farmacia e ogni notte ospitiamo gratuitamente fino a 180 persone nei nostri due ostelli». Queste le prime drammatiche istantanee sui costi sociali della crisi alla periferia dell’Eurozona.