Wall Street Journal, 24 maggio 2010, 24 maggio 2010
Negli Usa e in Europa si sta vagliando anche l’ultima azione possibile per evitare che l’euro crolli di nuovo: l’acquisto diretto della moneta
Negli Usa e in Europa si sta vagliando anche l’ultima azione possibile per evitare che l’euro crolli di nuovo: l’acquisto diretto della moneta. L’euro ha perso il 17% da dicembre, e questo preoccupa sia gli Usa (per l’export) che l’Europa (la Germania teme l’inflazione). Con un intervento monetario le banche centrali comprerebbero una grande quantità di moneta debole in cambio di una valuta forte. Spesso però questi tipi di interventi falliscono. Nel 2000 né l’Ue e gli Usa, assieme a Giappone e Canada comprarono euro per un valore totale di 3-5 miliardi di dollari per rilanciare la moneta unica appena nata. Un euro all’epoca valeva 87 centesimi di dollari.