Gian Marco Chiocci, GMC, il Giornale 21/5/2010, pagina 6-7, 21 maggio 2010
SESSO E POLITICA, SPUNTA LA CRICCA MISS ITALIA (2 ARTICOLI)
Da Marcello Dell’Utri a Miss Italia, ovvero dai pentiti di mafia «imbeccati» per accusare il senatore del Pdl agli inciuci politici e alle tresche sessuali nel concorso di bellezza. Per capire di cosa diavolo stiamo parlando occorre partire da quanto pubblicato sul Giornale alcune settimane fa allorquando rendemmo nota un’inedita conversazione del 2007 fra l’avvocato dei pentiti Gregorio Donnarumma e Patrizia Mirigliani, organizzatrice della manifestazione di Salsomaggiore.
In quella lunga chiacchierata fra amici il legale rivelava di quando gli proposero soldi e un seggio al Parlamento per mettere d’accordo i «suoi» collaboratori di giustizia contro Dell’Utri. Cercando di approfondire la vicenda abbiamo scoperto che quell’intercettazione (effettuata dalla procura di Potenza che poi ha trasmesso per competenza gli atti a Parma, dove l’inchiesta su Miss Italia è stata archiviata) non solo non è mai stata spedita ai giudici di Palermo del processo-Dell’Utri ma nessun approfondimento serio è stato avviato.
L’interrogatorio del 18 ottobre 2007 dell’avvocato Donnarumma è fra i più rapidi della storia giudiziaria italiana. In poche parole, infatti, il legale dei pentiti nega l’evidenza delle frasi riferite al telefono: «Il signor Donnarumma - scrive il pm Woodcock nel verbale riassuntivo - nel passato è stato legale di fiducia di collaboratori di giustizia. Riferisce di aver collaborato con l’avvocato Li Gotti (oggi esponente dell’Idv, ndr) e di aver difeso il padre del pentito Brusca e che nella sua carriera ha avuto paura quando ha difeso alcuni pentiti. Riferisce che non ha mai ricevuto richieste in merito alla sua gestione dei collaboratori e che ha parlato al telefono con la signora Mirigliani Patrizia della sua gestione dei pentiti e nella circostanza ha riferito cose non vere». Punto. Fine. Nessuna contestazione o indagine ulteriore. E così il tribunale di Palermo, ieri, parlando di mera «prova generica», ha rigettato l’istanza degli avvocati Li Peri e Federico (difensori di Dell’Utri) che chiedevano l’acquisizione dell’intercettazione shock.
Spulciando con attenzione nel fascicolo di Miss Italia anziché trovare riferimenti al senatore del Pdl e ai pentiti indotti a mentire, il Giornale è incappato nelle clamorose risultanze degli accertamenti svolti da polizia e carabinieri su presunte irregolarità nel concorso di Miss Italia del 2007. E se la procura di Parma ha ridimensionato le devastanti conclusioni della Squadra Mobile di Potenza arrivando a parlare di fatti «penalmente non rilevanti» anche se le condotte appaiono «moralmente discutibili», lo spaccato che esce fuori dall’inchiesta non è dei più edificanti.
Fra queste condotte discutibili vi sarebbero le relazioni sentimentali tra alcuni organizzatori e giovanissime candidate, le raccomandazioni da parte di politici (si è indagato persino sull’ex ministro Luca Zaia) e di aziende interessate, i ripescaggi dubbi e contestati, il televoto «taroccato», le promesse di assunzioni in Rai alle ragazze prima illuse e poi bocciate. E soprattutto l’utilizzazione di sponsor occulti, come ipotizzato inizialmente dai pm e come traspare dalle intercettazioni sul celebre bisticcio in diretta tv fra Mike Bongiorno e Loretta Goggi culminato con l’addio dal palco della nota conduttrice. La quale improvvisamente prese cappello lamentandosi di esser stata messa volutamente da parte da Mike.
Dalle intercettazioni sul cellulare di Gianni Brezza, compagno della Goggi, viene fuori un’altra versione, sconosciuta, di quella clamorosa litigata: la rabbia, incontenibile, per una esclusione dal palco dovuta a una presunta sponsorizzazione occulta costruita con lo sketch fra Mike Bongiorno e Fiorello che rimandava a una nota pubblicità. I successivi interrogatori di Brezza e Goggi, però, tenderanno a ridimensionare le accuse lanciate al telefono.
Anche in questa inchiesta, poi, spunta una «cricca». Basta sfogliare il rapporto originario della Squadra Mobile di Potenza del 28 novembre 2007 basato sulle denunce di due miss che lamentavano irregolarità nelle procedure di selezione, in special modo della battagliera candidata abruzzese Ludovica Scarpone, «da cui si delineava uno scenario criminoso di indubbia rilevanza nel quale emergevano le condotte illecite consumate da una serie di soggetti coinvolti nell’organizzazione della nota manifestazione. Peraltro gli esiti dell’attività di intercettazione confermavano la sussistenza delle condotte truffaldine denunciate dai predetti soggetti».
Tralasciando per un istante i capitoli dedicati alle «condotte moralmente riprovevoli» (ne parleremo nella seconda puntata), nella pagina accanto ci soffermiamo «su quanto ripetutamente sostenuto al telefono da Brezza Gianni, compagno di Goggi Loretta, presentatrice delle serate televisive del concorso Miss Italia - si legge nell’informativa della polizia - circa un episodio di ”pubblicità occulta” in favore della compagnia telefonica Infostrada coinvolgente l’altro presentatore della manifestazione, Bongiorno Mike, e il noto artista televisivo Fiorello Rosario». Secondo quanto sostenuto da Brezza, continua la Squadra Mobile di Potenza, nel corso della serata inaugurale di Miss Italia «Bongiorno avrebbe volutamente ritardato l’ingresso sulla scena della Goggi per gestire da solo la presenza sul palco di Fiorello, ospite della manifestazione nonché testimonial, insieme al Bongiorno, dell’azienda telefonica. A dire del Brezza la società Infostrada avrebbe versato la somma di 500mila euro per lo spot occulto e, sempre a suo dire, lo spot era stato già tutto organizzato nei minimi dettagli. Emblematica, a tal proposito, è la conversazione numero 112 avvenuta tra Mirigliani Patrizia, figlia del patron Enzo, e Brezza». La procura di Parma, a seguito di un rapporto dei carabinieri di Salsomaggiore, sullo spot occulto non ha trovato riscontri. Restano le intercettazioni. E non è un bel sentire.
Gian Marco Chiocci
***
Il perché di quello sfogo plateale sul palco di Miss Italia («è mezz’ora che aspetto di entrare, grazie a tutti per l’opportunità, io me ne vado...») era uno dei segreti meglio custoditi del mondo della televisione. Nessuno aveva veramente capito perché Loretta Goggi ce l’avesse tanto con Mike Bongiorno, co-presentatore dell’edizione 2007, al punto da lasciare il palco in diretta tv. Nessuno, fino a oggi. Le intercettazioni sull’utenza della Goggi e del marito Gianni Brezza risolvono l’arcano. Scrive la polizia: «Secondo quanto sostenuto dal Brezza, nel corso della serata inaugurale di miss Italia, Bongiorno avrebbe volutamente ritardato l’ingresso sulla scena dalla Goggi per gestire da solo la presenza sul palco di Fiorello, ospite della manifestazione nonché testimonial, insieme al Bongiorno, dell’azienda Infostrada. A dire del Brezza la società Infostrada avrebbe versato la somma di 500mila euro per lo spot occulto e sempre a suo dire, lo spot era già stato tutto organizzato nei minimi dettagli».
«QUI C’ UNA CRICCA...
CHE STA LAVORANDO CONTRO»
Sintomatica la telefonata del 21 settembre 2007. Patrizia Mirigliani: «Come va?». Gianni Brezza: «Non bene, non va benissimo, bisogna fare alcuni chiarimenti, ci sono dei dubbi, dai, perché secondo noi una cricca che ha lavorato contro... hanno fatto uno spot di Infostrada...». M: «Adesso le vostre intenzioni quali sono?». B: «Noi ci siamo cautelati con la Rai (...) vediamo che succede con Loretta (...). Abbiamo mandato al nostro legale la scaletta della conduzione al 50% e... abbiamo i testimoni che dietro... che quello che è successo... tu non sai che Loretta urlava come una iena. ”Aprite il sipario...aprite il sipario!”». M: «Sì, me l’hanno detto». B: «Io adesso ho una riunione con De Andreis e il regista... e gli autori e mi devono dire perché non hanno aperto il sipario! Perché qualcuno sapeva! Capisci?(...)». M: «E voi non sapevate che ci fosse Fiorello?». B: «Sì, noi lo sapevamo, ce l’ha detto De Andreis, però doveva essere Loretta a far le domande insieme a Fiorello». M: «Ma roba da matti...». B: «Il casino è successo... perché lui non ha rispettato. Infatti Del Noce è rimasto sorpreso(...). Io capisco che doveva dire 30 secondi... uno, due minuti, ”ed ecco a voi Loretta Goggi” (...). E invece lui ha tirato lungo, ha parlato per sette minuti senza dire niente, per aspettare il collegamento con Fiorello».
«LORETTA ERA UNA IENA:
URLAVA ”APRITE APRITE”»...»
M: «Ho capito..». B: «Per fare uno spot di Infostrada, la Goggi dietro che diceva ”aprite...aprite.. apriteee”. In regia sentivano ma non hanno aperto. Lei se ne voleva andare... da dietro le ragazze piangevano e la volevano fermare. Pippo Balestri urlava ”se ne sta andando!”. andata avanti per venti minuti ”sta cosa (...) e lei alle ragazze ha detto, ”arrivederci”. Questo (Mike Bongiorno, ndr) non è un rincoglionito, è una serpe». M: «Gianni, guarda che noi dobbiamo portare avanti ”sta Miss Italia e ritrovare l’armonia, perché ci penalizza tutti (...)». B: «Qui qualcuno sapeva tutto, capito? Perché non è possibile che una squadra non sapesse (...). No, non è possibile che... una venga trattata come la Goggi, ma stiamo scherzando?(...)». M: «Sì, lo so, però se non rientrava...». B.«Lo so, tesoro, però qui bisogna capire un po’ tutti, tu hai ragione, il danno lo subisce l’organizzazione però non si può fare finta di niente (...). Ho ricevuto dei messaggi, guarda poi te li leggi in privato, questo dice ”bel colpo, 500mila a Infostrada” e non c’è il numero. L’hanno capito tutti, questo ha parlato quindici minuti per aspettare il collegamento con Fiorello e fare lo spot perché loro due insieme che si parlano non è un blitz televisivo, è uno spot Infostrada inconsciamente». Seguono numerose altre telefonate con vari interlocutori. Alle 16.26 dell’1 ottobre, ad esempio, Brezza si sfoga così
« UNO SCANDALO
DA 500MILA EURO»
« uno scandalo, troppo, perché le prove ci sono e secondo me è coinvolto pure qualcuno della Rai». Segue sms goliardico: «Quando San Gennaro fu declassato a santo di serie B sulla statua apparve, Sangenna’ futtatenne. Loretta... futtatenne pure te perché ncoppa a scena faie...». Sott’intercettazione, per decisione del pm Woodcock, finisce anche il telefono di Loretta Goggi. Il sunto che fa la Squadra mobile delle sue telefonate rende l’idea del clima di quelle ore: «Loretta Goggi parla con un uomo e dice che la Barale non verrà anche perché conosce Mike».
«MIKE AVEVA COMPLICI
DIETRO LE QUINTE»
«Dice che lei è stata presa non per fare la ”valletta” ma per condurre la trasmissione. Poi parla di questo colpo organizzato con la Martinengo per un collegamento con Fiorello. Poi dice che ha cercato di entrare quando Mike si stava prolungando ma gliel’hanno vietato (...). Poi dice che la Rai l’ha pregata di non esprimersi sull’accaduto, avevano paura che lei parlasse, ma lei (la Goggi, ndr) dice che o dice la verità o non dice nulla. Poi parla di 400mila euro(...) e pensa che Mike abbia dei complici dietro le quinte».
«BECCATO CON LE MANI
NELLA MARMELLATA»
Il violentissimo scontro consumato dietro le quinte del palco di Miss Italia 2007, cristallizzato in diretta dalle intercettazioni, viene però ridimensionato dai diretti interessati quando si ritrovano davanti ai poliziotti che mettono le loro dichiarazioni a verbale. Mentre Gianni Brezza riferisce che «gli è sembrato che venne fatto uno spot Infostrada» e che il riferimento ai soldi «è stato un momento di sfogo privo di fondamento a difesa di Loretta Goggi», la moglie, interrogata il 5 ottobre 2007, è prodiga di dettagli: «A un certo punto Mike iniziò a dire cose non previste sul gobbo e non annunciava il mio ingresso. Quando vidi il collegamento con Fiorello chiesi a Pippo Balestrieri di aprire il sipario ma ciò non avvenne, così decisi di andare via. Mio marito mi fece vedere un sms (’Mike beccato con le mani nella marmellata 150mila da Infostrada”)». Comunque da quella sera la Goggi non ha più parlato con Mike «mentre Fiorello so che ha chiesto a un funzionario Rai se io mi fossi offesa per colpa sua». A sorpresa poi i poliziotti le fanno una domanda su un politico: «Lei conosce Luca Zaia?» (l’ex ministro, attuale presidente della Regione Veneto, ndr). La Goggi risponde «no». Come «no» risponde a verbale Jesus Guillermo Mariotto, stilista di Gattinoni, membro della commissione di garanzia, ascoltato il 16 novembre 2007.
QUELL’SMS ALL’EX MINISTRO
«CONTENTO DELLA MISS?»
Le domande a bruciapelo su Zaia sono ricorrenti anche per altri protagonisti del concorso, ascoltati sempre come persone informate sui fatti. La ragione di tanta insistenza è dovuta a un banale sms che l’avvocato Vincenzo Larocca, uno degli organizzatori della manifestazione, invia subito dopo la proclamazione della vincitrice a Luca Zaia chiedendogli «se è contento del risultato». Siccome poi ha vinto miss Veneto, e Zaia all’epoca era vicepresidente della Regione Veneto, gli inquirenti ingenuamente pensarono a un «inguacchio». Termine ampiamente utilizzato in altre clamorose intercettazioni, di cui parleremo domani.
GMC