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 2010  maggio 21 Venerdì calendario

DA MATISSE A PICASSO SPARITE CINQUE TELE FURTO RECORD A PARIGI

Un colpo così facile non se lo sono immaginato nemmeno al cinema: per portarsi a casa le tele di Picasso e di altri quattro maestri del Novecento e mettere a segno un furto da 100 milioni è bastato spaccare un vetro. E liberarsi di un fastidioso lucchetto. Per il resto, l´ignoto autore non ha dovuto far altro che tagliare le tele, arrotolarle, metterle in un sacco e uscire da dove era entrato, cioè dalla finestra. Le telecamere di sorveglianza funzionavano, l´allarme no. Era fuori uso dal 30 marzo. Le telecamere hanno filmato un uomo solo, vestito di nero, il volto coperto da un passamontagna. Ha agito tranquillo, sapendo perfettamente quel che cercava. Sono le 6,50 di una mattina che avrebbe dovuto essere come tutte le altre al Museo d´Arte moderna della città di Parigi, vicino a place du Trocadéro, quando uno dei tre sorveglianti notturni fa la sua ronda: vede una vetrata in frantumi, un lucchetto tranciato. Capisce subito e dà l´allarme. In pochi minuti, vengono ritrovate cinque cornici vuote, su cui più tardi i tecnici della scientifica tenteranno di ritrovare qualche impronta. L´inventario è presto fatto: il ladro si è portato via cinque pezzi pregiatissimi: "Le pigeon aux petits pois" (Il piccione coi piselli) di Pablo Picasso, "La donna col ventaglio" di Amedeo Modigliani, "La Pastorale" di Henri Matisse, "L´olivo nei pressi de L´Estaque" di Georges Braque, "La natura morta coi candelieri" di Ferdinand Léger. In un primo tempo, fonti giudiziarie indicano un valore di 500 milioni di euro. Nel pomeriggio, la direzione del museo e il comune, proprietario dell´istituzione, danno una cifra più ragionevole: circa 100 milioni, di cui 22 milioni per la sola tela di Picasso.
 uno dei furti più importanti Oltralpe dal 1976: il 31 gennaio di quell´anno, 118 tele di Picasso furono trafugate dal Palazzo dei papi di Avignone, ma vennero tutte ritrovate. Il sindaco, Bertrand Delanoe, parla di «un oltraggio intollerabile al patrimonio culturale universale di Parigi» e ordina un´inchiesta amministrativa: «Per quanto riguarda l´allarme volumetrico, il museo aveva constatato questa disfunzione tecnica il 30 marzo e aveva allertato il giorno stesso la società responsabile del servizio. Quest´ultima è intervenuta in ventiquattr´ore, ma la sua domanda di pezzi di ricambio, indirizzata al suo fornitore, è rimasta inevasa». Ogni volta che succedono fatti di questo tipo, la polizia sottolinea l´insufficienza delle misure di sicurezza nei musei transalpini. Nel caso di ieri, le disfunzioni sono addirittura incredibili, tanto più che il museo è rimasto chiuso per due anni, dal 2004 al 2006, per lavori di ristrutturazione che riguardavano anche la sicurezza.
Ieri mattina, poche ore dopo il furto, le foto dei dipinti sono state diffuse in tutto il mondo: cinque capolavori invendibili sul mercato parallelo dell´arte. In questi casi, l´ipotesi privilegiata dagli inquirenti è quella di un furto su commissione di un collezionista. L´altra ipotesi è che il ladro voglia ricattare lo Stato o le assicurazioni. La cellula che si occupa dei furti di opere d´arte ha immediatamente attivato tutti i canali internazionali di ricerca. Creata nel 1975, la sua banca dati recensisce 80 mila immagini di opere d´arte scomparse. L´Interpol, dal canto suo, ha uno schedario in cui sono elencate le 26 mila opere d´arte più ricercate al mondo.