Paolo Di Stefano, Corriere della Sera 21/5/2010, 21 maggio 2010
CORSIVI
Si sa che il mondo è pieno di alcolizzati, tossicodipendenti, svitati, furiosi, frustrati, assatanati, maniaci, invasati. Per non parlare dei deficienti e degli imbecilli. Ma è davvero curioso che questo popolo di dementi (nel senso etimologico della parola: usciti di senno, per una ragione o per l’altra, pubblica o privata, sociale, intima, familiare o psicologica) nel momento di scatenare la propria demenza scelga con regolarità quasi matematica una persona più debole.
Lo abbiamo visto tante volte: per esempio, di recente, con le bande di giovani, in preda a chissà quali fumi, che aggrediscono a cadenze preoccupanti e in vari modi i clochard: con bastoni, stanghe di ferro, fiamme o altro. Lo abbiamo constatato di nuovo ieri venendo a sapere che è stato un ventunenne del Sassarese, probabilmente in stato di ubriachezza, a spingere un anziano disabile in sedia a rotelle giù da una rampa di carico e scarico di un centro commerciale. La vittima di questo «scherzo» (il gesto sarebbe stato commesso, nell’aprile 2009, «per gioco», sic!) è deceduta dopo mesi di coma. Ora, si dovrebbe ragionevolmente immaginare che una persona in stato confusionale non sia nelle condizioni mentali di scegliere il proprio obiettivo e quindi si trovi a colpire alla cieca e quasi senza premeditazione. Che so, nel momento di sfogare la propria pulsione violenta, uno sbronzo non dovrebbe essere in grado di distinguere tra un Tyson e una vecchietta, tra un energumeno e un mingherlino, tra una cintura nera e un disabile. Colpisce e basta, vada come vada. Invece no.
Sorprendentemente, le vittime di questi «dementi» sono sempre inermi, sofferenti e indifese, comunque più deboli degli autori dell’ aggressione. Chissà quale improvviso lampo di lucidità sarà mai capace di suggerire, nel marasma dell’alterazione mentale dovuta all’alcol o alla droga, una selezione così impari? Al punto da garantire un’aggressione rigorosamente a costo (fisico) zero. Vuoi vedere che la natura ha cominciato a dotarci di strane forme di demenza più furba, prudente, lucida, sottile che in passato. Insomma, demenza sì ma fino a un certo punto. Mica scemi.