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 2010  maggio 20 Giovedì calendario

MAURIZIO MILANI

Maurizio Milani vive in un mondo fatto di caramelle che cadono dal cielo. Maurizio Milani è pazzo, ma di quelli buoni, che architettano rivoluzioni copernicane destinate a scontrarsi con la misera realtà, con la carta bollata, con la tristezza dell’uomo medio senza fantasia. Maurizio Milani è un comico visionario, ma anche un dotto scrittore, visionario, allucinato, illuminato, irresistibile. Maurizio Milani è stato miseramente fatto fuori dalla tv, unico vero satiro in mezzo a un mare di brighelle che nessuno osa toccare. E allora Maurizio Milani che fa? Immagina una storia impressionante, comica e tragica e tragica e comica, di un tizio che in tivvù vede quelli bravi tipo i bellocci delle Iene che eleganti invadono i tribunali e ti fanno vedere come è facile varcare la soglia, eludere il metal detector, impossessarsi di un faldone qualunque carico di documenti per poi portarlo a casa e fare l’incredibile scoop. Anche Maurizio Milani ci vuol provare, che fesso non è! E allora ti racconta come si fa a fare il botto in ”Mi sono iscritto nel registro degli indagati” e il titolo ti spiega che lui purtroppo una Iena non è, e neppure una volpe, e le cose per lui che è un allucinato son destinate a finire male. Anzi, malissimo. Il perché lo capirete proseguendo nella lettura di questo articolo, che a dirla tutta termina qua e lascia spazio agli scatti di cervello del Milani, alla sua raccolta di pensieri e aforismi che trattano di crisi, di mutui, di Mourinho, di ecologia, di quel che volete. E se voi non avete mai visto piovere caramelle dal cielo pazienza, resterete sconvolti lo stesso.
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Allora, parliamoci chiaramente: la donna più bella d’Italia è Francesca Piccinini (volley). La sua foto l’ho incorniciata. Abbiamo fondato un fan club al mio bar. 500 iscritti subito (alcuni sono gli stessi del fan club di Edwige Fenech che c’è dal 1975). Sempre alcuni esagerati uomini da bar hanno rapito un astronomo e lo hanno obbligato a dare il nome a una galassia. Adesso si chiama AJ126Z Francesca Piccinini. Anche gli Ufo sono d’accordo.
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Ieri vedo Francesca Archibugi al bar e le dico: «Dottoressa, ho una credenza da spostare dal piano rialzato alla tavernona giù, può venire a darmi una mano? Se non si offende poi le do una piccola mancia». Lei si è offesa! Tengo a precisare che prima di quella volta non l’avevo mai vista né conosciuta. E quindi forse sono in torto io.
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Ieri sono stato chiesto in sposo da Giovanna di Jugoslavia. Come donna è bellissima. Sono indeciso se accettare la sua mano. Infatti Giovanna di Jugoslavia è
nobile, io meno. Non voglio farla discutere con i parenti: Franco d’Austria e altri due di Piacenza.
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Adesso siamo arrivati al punto che se uno vuole tagliare quattro alberi in Aspromonte deve chiedere il permesso agli U2.
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Comunque il pianeta Terra ormai non lo salva più nessuno. Confido in Briatore. Almeno lui metta meno acqua in piscina!
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Sulle sponde del Lambro abbiamo fatto un campo di naturisti. Adesso passa l’alta velocità. Loro dicono che il treno passa talmente veloce che non si vede la nudità. Invece passa piano.
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Sempre a proposito di rifiuti: dicono che una bottiglia di plastica per biodegradarsi ci vuole 20mila anni. Come fanno a saperlo? Per essere certi bisognava aver seppellito una bottiglia di plastica al tempo dei Sumeri e adesso dire che è ancora lì.
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Era bello a militare fare la colazione e leggere negli ingredienti dei biscotti per le forze armate: contiene bromuro due per cento. Auguri ragazzi.
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Telefono a caso a un numero: «Pronto, mal di coglioni center?». «No, fitness center!». «Scusi, ho sbagliato numero». «No, aspetti!».
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Per quel che mi riguarda devo ringraziare Mourinho, in quanto faccio il custode alla villetta di Balotelli a Gallarate. Se il mister avesse deciso a gennaio di cedere Balotelli al Livorno, sarei stato licenziato dalla nuova proprietaria della villetta (era già d’accordo Fiona May) che la comprava per 11.500 euro.
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Sono drogato per cui il comune mi deve dare la casa.
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Al campeggio di Milano chi ci va? Soprattutto coloro che abitano sopra i pub in zona Navigli e di sera non possono dormire. Il venerdì e il sabato specialmente affittano un bungalow. I giovani teppisti però, non contenti delle lamentele degli inquilini che restano in casa, comprano megafoni per non farli dormire.
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La nonna ieri ha ricaricato tutta la pensione sul telefonino.
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Per vantarmi bene con una ragazza che avevo appena conosciuto le ho regalato un telefonino da 250 euro. Lei: «No! troppo costoso come primo regalo». Io: «Ma figurati, me l’hanno regalato gli sponsor, sai ho tanti amici che fanno pubblicità ai telefonini». Lei: «Alt, è vero, allora lo prendo». Invece l’avevo pagato in contanti. Quando è venuta a saperlo mi ha lasciato: «Barbone! Cosa pensavi, di comprarmi con un telefonino?».
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Come detenuto modello ieri sono stato accompagnato fuori dalla cinta carceraria. Nell’area antistante coltiviamo ortaggi. Subito sono scappato. Verso sera ho telefonato al direttore del carcere (Lino Banfi): «Se torno mi fa rimanere detenuto
modello?». Lino Banfi: «Ok». Non sono tornato.
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Le pisciate di toro sono le più belle da vedere. Le becca anche il satellite. Chi ha Internet, se si collega al sito può vederle. Certo che essere sul posto è tutta un’altra cosa.
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Ho sempre rubato sul tram. Oggi ero sul 25, ho borseggiato un bell’uomo di mezza età. Mi arrestano, mi portano in Questura. «Ma sai chi hai borseggiato?». «Non so». «Ferruccio Soleri, l’arlecchino storico del Piccolo Teatro che ha fatto 5000 volte la parte...». «Mi dispiace, per me era un cliente come tanti».
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«Sono andato al Palazzo di Giustizia e su una scrivania c’era un registro. Tipo scuola. Non c’era nessuno... Io ho scritto il mio nome, cognome, nato a... Vado via. Passa Gian Antonio Stella, anche lui è curioso, guarda e pubblica tutto l’elenco. Il magistrato mi chiama: «Ma lei non è indagato, chi l’ha scritto?». Potevo dire non lo so. Ho detto la verità e mi hanno indagato per falso in atto pubblico, mi hanno iscritto sul registro. Tra una roba e l’altra ho passato la giornata.