Wall Street Journal, 20 maggio 2010, 20 maggio 2010
Mentre tutta l’Europa s la prende con gli hedge fund, il vero rischio, per l’euro, arriva da altri protagonisti dei mercati: le banche centrali e I money managers, sempre più scettici sul future della moneta unica
Mentre tutta l’Europa s la prende con gli hedge fund, il vero rischio, per l’euro, arriva da altri protagonisti dei mercati: le banche centrali e I money managers, sempre più scettici sul future della moneta unica. Anche se questi istituti non vendessero gli euro che hanno comrato, ma semplicemente si prendessero un pausa dagli acquisti, potrebbero colpire duramente la moneta europea. Questa settimana la banca centrale sudcoreana ha ammesso che l’euro è meno attraente di prima, mentre quella iraniana ha spiegato che potrebbe ripensare le strategie sulle sue riserve e quella russa ha abbassato la quota di euro all’interno delle sue riserve. Tra i fondi, l’asiatico Kokusai, che ha 40 miliardi di dollari investiti in debiti sovrani, ha ridotto la quota di titoli in euro all’interno del suo portafoglio dal 34,4% di marzo al 29,6% del 10 maggio. Altri fondi, come il Pacific Investment e il Baring Asset, intervistati dal Wall Street Journal si sono detti ”cauti” sugli investimenti in euro.