LUCA FORNOVO, La Stampa 18/5/2010, pagina 33, 18 maggio 2010
CIPPUTI PUNTA SULLA BORSA
Cipputi farà affari in Borsa e farà sentire la sua voce non solo in fabbrica, ma anche nelle assemblee delle società quotate, proprio come i fondi attivisti. Le tute blu, attraverso Cometa, il fondo di previdenza complementare dei metalmeccanici, compreranno azioni nel settore degli occhiali oppure nell’energia come Eni ed Enel. L’annuncio arriva da Fabio Ortolani, presidente di Cometa, che ieri a Roma ha approvato il bilancio 2009 che ha visto una crescita di tutti i comparti di investimento con un rendimento maggiore rispetto al Tfr (trattamento di fine rapporto) e un aumento del patrimonio gestito a quota 5 miliardi, frutto dell’adesione di oltre 460 mila iscritti.
Fino a un massimo di 300 milioni verrà investito sulle Borse europee e internazionali. Ma le tute blu non compreranno le azioni di Fiat, Brembo o Piaggio semplicemente perché un regolamento dell’organo di vigilanza Covip invita caldamente i sottoscrittori di Cometa, per ragioni prudenziali di diversificazione e per evitare possibili conflitti d’interesse, a non acquistare azioni di società appartenenti all’industria metalmeccanica. Ortolani ha, poi, assicurato che il Fondo Cometa non starà con le mani in mano davanti a crolli in Borsa di azioni in portafoglio o di fronte a scelte di manager di società quotate, ritenute sbagliate. «Faremo sentire la nostra voce - spiega il numero uno del Fondo Cometa - nelle assemblee degli azionisti e in quanto soci eserciteremo i diritti che deriveranno dalle nostre partecipazioni azionarie».
Oggi il consiglio di amministrazione del fondo Cometa sceglierà una squadra di 11-12 differenti gestori italiani e internazionali che insieme amministreranno i tre comparti: monetario (perlopiù fondi liquidità dell’area euro, con un basso profilo di rischio), reddito e crescita. La parte del leone la fa il comparto reddito che da solo vale 3 miliardi e verrà investito in fondi obbligazionari bilanciati, con in portafoglio titoli di Stato in prevalenza, ma anche azioni italiane, europee e materie prime. Il comparto crescita, più aggressivo con un profilo di rischio un po’ più alto del comparto reddito, sarà invece costituito da fondi bilanciati, con un mix di azioni e bond. Secondo indiscrezioni il gruppo Generali, già gestore di Cometa, sarebbe in gara. In passato si erano occupati della gestione del fondo Cometa banche più o meno blasonate come l’americana Citigroup e la Lehman Brothers, travolta dal crac del 15 settembre 2008.
A Bnp Paribas Securities Services, intanto, è stato affidato l’incarico di banca depositaria del Fondo Cometa. E a fine marzo era stato affidato il nuovo mandato di gestione (per un patrimonio di 620 milioni) del comparto sicurezza, con garanzia di rendimento, a Unipol gruppo finanziario e a Cattolica assicurazioni.