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 2010  maggio 18 Martedì calendario

VODAFONE ITALIA SORPASSA TIM E L´ANTITRUST INDAGA SU TELECOM - MILANO

Per la prima volta nella sua storia, Vodafone Italia supera Tim in termini di fatturato. Non era mai successo che in un trimestre la società guidata da Paolo Bertoluzzo diventasse a tutti gli effetti il numero uno a livello nazionale. Questa è poi la prima volta che Vodafone supera l´ex monopolista in uno dei tanti Paesi in cui compete da anni nella sua specialità, ovvero la telefonia mobile. Tra gennaio e marzo 2010, Tim ha registrato 1.850 milioni di ricavi da servizi, mentre Vodafone Italia ne ha fatturati 1.874 milioni. Poco di più, ma con 1,3 miliardi di minuti di telefonate aggiuntive rispetto a Tim (12,7 miliardi nel primo trimestre) Vodafone Italia non è solo il primo operatore per fatturato, ma anche quello più economico dei due. Tim a fine marzo aveva 30.393 milioni di utenti, Vodafone ne aveva 146 mila in meno, ma che stanno più al telefono, generano più traffico e a una tariffa media inferiore rispetto a quelle praticate dall´ex monopolista. Risultati questi che sono emersi ieri insieme al bilancio di Vodafone Group, che chiude il suo esercizio fiscale al 31 marzo.
Nell´anno 2009-2010 il colosso della telefonia quotata a Londra ha registrato ricavi in aumento dell´8,4% a 44,5 miliardi di sterline (-2,3% a parità di cambi e di perimetro), un margine lordo di 14,7 miliardi (+1,7%) e profitti quasi triplicati a 8,61 miliardi (10,1 miliardi di euro). Alla luce di questi dati, la società guidata da Vittorio Colao pagherà una cedola più generosa (8,31 pence) e promette di aumentare il dividendo per arrivare al 2013 a 10,18 pence. «Abbiamo fatto significativi progressi sull´implementazione della nostra strategia – ha commentato Colao ”. Il 33% dei ricavi sono stati generati da servizi diversi dal mobile, segno che Vodafone sta diventando un provider delle comunicazioni totale». E i risultati del gruppo anglosassone sono stati raggiunti anche grazie alla crescita registrata in Italia, dove Vodafone ha realizzato 8,85 miliardi di euro (+2,4%) di ricavi e un margine lordo di 4,17 miliardi (+4,3% e pari al 47,2% delle vendite). Ieri inoltre il numero uno di Vodafone Italia ha ribadito la volontà del gruppo di investire nella nuova rete in fibra ottica. «C´è bisogno di un piano concreto per una società della fibra – ha detto Bertoluzzo – da costruire insieme agli altri operatori ed altri investitori pubblici e privati, inclusa la Cdp e le amministrazioni locali». Un progetto, questo, condiviso anche dal presidente dell´Antitrust Antonio Catricalà, che per la futura società della rete vorrebbe un azionariato composto per un terzo dal pubblico, per un terzo Telecom (anche attraverso il conferimento della rete) e per il restante terzo da tutti gli altri operatori. «Mi piace l´idea di una società della rete che penso debba essere a conduzione Telecom – ha precisato Catricalà – con garanzie di parità di accesso per tutti gli altri operatori». In tema di parità di accesso, Catricalà chiede però agli operatori «regole di governance che assicurino una muraglia cinese tra di loro, in modo che non possano parlare se non dell´aspetto tecnico dell´investimento». Infine ieri, l´Antitrust ha avviato un´indagine nei confronti di Telecom per abuso di posizione dominante. Su segnalazione di Fastweb l´autorità dovrà verificare se l´ex monopolista abbia rifiutato di dare alle rivali (ma non alla sua divisione commerciale) le informazioni necessarie a predisporre offerte competitive per la clientela non residenziale (nelle gare Enel e Consip). Telecom ha invece replicato che «l´ipotesi sostenuta da Fastweb è del tutto infondata» ed è «certa che le istruttorie dell´Antitrust confermeranno la legittimità del proprio operato».