M. Beatrice Caputo, LཿAvvenire 18/5/2010, 18 maggio 2010
XU, L’IMMIGRATO CINESE DOCENTE IN ITALIA
Shanghai - O ltre diecimila chilometri dividono Shanghai da Arcavacata di Rende, in provincia di Cosenza, in cui ha sede il più grande campus universitario italiano con 3mila posti letto. Ma la lontananza è solo un fatto fisico, Idealmente Calabria e Cina sono molto più vicine di quanto si pensi. L’Università della Calabria ospita infatti 180 studenti stranieri provenienti dal più popoloso paese del mondo, la Cina. Ne arrivano circa 30 all’anno, di cinesi, e la previsione per il prossimo anno accademico è andare al raddoppio.
«Sono io il primo cinese laureato in Italia e entrato a pieno titolo nel sistema universitario italiano – racconta con orgoglio da Shanghai il professor Fang Xu, docente di fisica all’Università della Calabria e responsabile per l’Ateneo dei rapporti di cooperazione con la Cina ”. Era il lontano 1979, la Cina aveva aperto le frontiere agli studenti che volevano raggiungere l’Europa e in quel gruppo c’ero anch’io. Dopo la laurea andai negli Stati Uniti e poi ritornai in Calabria dove vivo da oltre vent’anni; ora insegno fisica agli ingegneri – aggiunge il professor Xu, in un italiano quasi perfetto con un curioso accento ”calabro-cinese” – e mi occupo di promuovere il sistema universitario calabrese in Cina». Il professor Galileo Violini, delegato programmazione internazionale dell’Università, appena arrivato a Shanghai, sottolinea come la collaborazione con la Cina rappresenti uno dei fiori all’occhiello delle relazioni internazionali dell’Ateneo. «Una collaborazione – dice – nata inizialmente per la facoltà di farmacia ed estesa successivamente a più facoltà, grazie anche a una campagna intensiva di reclutamento che ha visto progressivamente aumentare il numero degli studenti stranieri dallo 0,5 a oltre il 2% in quest’ultimo anno. Gli studenti cinesi che arrivavano ora in Italia possono inoltre usufruire di numerose borse di studio che prevedono il vitto e l’alloggio». L’arrivo degli studenti, che inizialmente avveniva in accordo con il Ministero della pubblica istruzione cinese, ora si realizza grazie a un’agenzia specializzata proprio in attività di reclutamento. Antonio Caridi, da appena due mesi Assessore alle attività produttive della regione Calabria si trova in questi all’Expo di Shanghai, ad inaugurare gli spazi regionali: «La Calabria – spiega – crede molto nella ricerca e nello sviluppo quali strumenti di interazione e collaborazione con altri paesi. Gli scambi universitari, infatti, rappresentano un punto fondamentale all’interno della strategia di internazionalizzazione che la regione intende portare avanti con forte determinazione». E a Shanghai, infatti, è in programma proprio in questi giorni un tavolo di lavoro con i rappresentanti della Tongji University, prestigiosa università cinese con sede nella città dell’Expo, con l’obiettivo di stringere nuove collaborazioni, sia nel campo della ricerca sia nello scambio degli studenti.