FRANCESCO JORI, la Repubblica Affari&Finanza 17/5/2010, 17 maggio 2010
IL SOLE ITALIANO RISCALDA I CAPITALI ESTERI TRA I PARTNER FINANZIARI DELLE NUOVE INIZIATIVE C’ UNA GRANDE BANCA SPAGNOLA COME IL SANTANDER, E IL GIGANTE ASSICURATIVO TEDESCO ALLIANZ
Alla faccia della crisi generalizzata, degli incentivi che rischiano di diminuire, della recente sentenza della Corte Costituzionale sulle decisioni della Regione Puglia: il fotovoltaico, l’energia alternativa che serve per produrre elettricità, avanza in modo impetuoso. Lo certifica Solarexpo, la rassegna veronese sulle energie rinnovabili numero uno in Italia e tra le prime cinque al mondo, che nei giorni scorsi ha chiuso i battenti dell’edizione numero 11 (1.200 espositori di 41 Paesi, 70mila visitatori, una cinquantina di convegni scientifici). Con 724 megawatt di potenza installati nel 2009, il fotovoltaico in Italia ha raggiunto una capacità di 1.142 mw, con oltre 71mila impianti realizzati, di cui poco meno di 40mila nel solo 2009, e con prospettive di raddoppio entro quest’anno. Uno scenario incoraggiante, trainato da un trend planetario: a Verona è stata presentata un’anticipazione dei dati Iea Solar (l’agenzia internazionale di energia solare) che verranno ufficialmente messi in campo nel luglio prossimo alla Conferenza di Siviglia. Nel 2050, il solare fotovoltaico sarà in grado di generare nel mondo 4mila terawatt/ora l’anno di elettricità, sui quasi 40mila previsti a quella data. Se a queste cifre si somma l’energia prodotta dal solare termodinamico, almeno un quarto dell’energia elettrica planetaria verrà ricavata dal sole.
Una forte componente del fotovoltaico sarà rappresentata dalle case, spiega Paolo Frankl, direttore della divisione energie rinnovabili della Iea: "Prevediamo che almeno il 50 per cento dei sistemi fotovoltaici nei prossimi decenni saranno di tipo residenziale, perché le grandi centrali fotovoltaiche subiranno la concorrenza di altre tecnologie rinnovabili, così come sarà sempre più complesso l’utilizzo del territorio; sugli edifici invece il fotovoltaico presenta enormi vantaggi competitivi".
Per quanto riguarda l’Italia, un’incognita è rappresentata dal nuovo conto energia, in cui è prevista una riduzione degli incentivi a partire dall’anno prossimo; il provvedimento dovrebbe introdurre una maggior differenziazione per fasce di potenza, con tagli delle tariffe incentivanti compresi tra il 12 e il 25 per cento. Ma Gerardo Montanino, direttore operativo del Gse (Gestore Servizi Elettrici) invita a non trarre conclusioni pessimistiche: "Queste riduzioni vanno riconsiderate se si tiene presente che oltre agli incentivi, i soggetti proprietari possono annoverare tra i ricavi anche il risparmio dell’energia elettrica, che ha un prezzo minimo di 10 centesimi di euro per kilowattora fino ad arrivare a 1819 centesimi".
In ogni caso, la prevista riduzione dal gennaio 2011 dovrebbe dare nei prossimi mesi un’accelerazione alle installazioni: "Prevediamo di arrivare in Italia a fine anno a 2.500 megawatt, con un totale di almeno 130mila impianti fotovoltaici e una produzione annuale sull’ordine dei 2 miliardi di kilowattora".
C’è materia da business, dunque, come confermano una serie di significativi investimenti stranieri nel nostro Paese, considerato strategico da alcune tra le maggiori imprese mondiali del settore, ma anche da banche e assicurazioni straniere che hanno deciso di dirottare quote consistenti dei loro impieghi nel settore delle energie rinnovabili.
Gli enti pubblici italiani, a partire dai Comuni, intervengono a livello di destinazioni urbanistiche dei siti, e ne ottengono una ricaduta sia sul piano fiscale che su quello della creazione di posti di lavoro.
La statunitense SunEdison ha scelto il Veneto, la provincia di Rovigo, per realizzare il più grande parco fotovoltaico d’Europa, su una superficie ex agricola convertita in area industriale di oltre 850mila metri quadrati (l’equivalente, per dare un’idea, di 120 campi di calcio), con una potenza installata di 72 megawatt. Nel primo anno di esercizio il sistema produrrà energia in quantità equivalente al fabbisogno di oltre 17mila famiglie, con un risparmio annuo di quasi 41mila tonnellate di CO2, paragonabile all’eliminazione dalle strade di 8.000 automobili. "Entro fine 2010 contiamo di collegarci alla rete Terna per sfruttare pienamente l’impianto, arrivando a 80 megawatt prodotti in Italia; ma stiamo già lavorando per arrivare a 300 megawatt nel giro di breve tempo", fa presente Liborio Francesco Nanni, direttore generale di SunEdison Italia.
L’investimento si aggira tra i 200 e i 250 milioni, per metà sostenuto dall’azienda e per l’altra parte dallo spagnolo Banco Santander. Da poche settimane inoltre SunEdison ha concluso un accordo per la realizzazione di 12 impianti in Puglia, in provincia di Lecce, con il concorso di uno dei principali istituti di credito tedeschi, la Norddeutsche Landesbank Girozentrale; l’investimento previsto è di 47 milioni.
Altro progetto di notevole potenzialità è quello di Bp Solar, uno dei maggiori operatori mondiali del settore, che fa capo al gigante petrolifero Bp. La società ha siglato un accordo con Frv, Fotowatio Renewable Ventures, multinazionale spagnola leader nel fotovoltaico, per la costruzione in Italia di impianti di energia solare per oltre 37 megawatt, con un piano di investimenti da 125 milioni: gli impianti, una volta in esercizio, soddisferanno il fabbisogno energetico corrispondente al consumo di 28mila famiglie, ed eviteranno l’immissione in atmosfera di oltre 60mila tonnellate di CO2.
Bp Solar ha poi raggiunto un altro accordo con Allianz per sei parchi fotovoltaici sviluppati realizzati da Bp Solar Italia in Puglia, e già in esercizio dalla fine del 2009; altri due parchi sono in attesa di essere connessi e, una volta completati, verranno a loro volta acquisiti dal gruppo assicurativo tedesco Allianz. Un’intesa la cui importanza viene sottolineata da Reyad Fezzani, chief executive di Bp Solar: "Questo accordo in Italia rappresenta la prima collaborazione della nostra azienda con Allianz. E’ una partnership che intendiamo consolidare in tutta Europa per rispondere alla domanda di espansione del mercato dell’energia solare".