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 2010  maggio 17 Lunedì calendario

INVALIDI, BOOM DELL’ACCOMPAGNAMENTO E IL GOVERNO STUDIA IL TETTO AL REDDITO

Lo ha già fatto Josè Luis Zapatero. E sembra intenzionato a metterci le mani anche il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Il bacino è quello delle pensioni di invalidità che in Italia, nel 2009, erano oltre 2,6 milioni, molte di più (circa 4 volte di più) che in Francia e Germania. Ma più che sull’assegno vero e proprio il bisturi del governo andrebbe ad incidere sull’indennità di accompagnamento, quella che percepiscono finora senza limiti di reddito le famiglie che hanno a carico persone gravemente malate o afflitte da handicap tanto da non essere più autonome. Una spesa cresciuta in modo esplosivo, negli anni tra il 2002 e il 2009, come dimostrano le cifre raccolte dall’Inps. E’ qui, nel tentativo di razionalizzare la spesa, che il Tesoro andrebbe a tagliare, con l’intenzione di fissare un limite di reddito oltre il quale il beneficio verrebbe ridotto o abolito.
La spesa per l’invalidità è cresciuta da 13,5 a 16 miliardi tra il 2006 e il 2009. Ma mentre il numero delle pensioni di invalidità è cresciuto del 23,84% a livello nazionale tra il 2002 e il 2009, quello delle indennità di accompagnamento è aumentato di quasi il 65% nello stesso periodo. Un escalation preoccupante se si considera che sui 16 miliardi erogati dall’Inps complessivamente, la quota rappresentata dagli accompagnamenti è salita a 12 miliardi e incide ormai per il 75% della spesa.
Uno sguardo alla dinamica regionale aiuta a capire meglio l’evoluzione degli ultimi otto anni. L’Inps infatti eroga gli assegni ma le pratiche vengono curate dalle Asl regionali. Senza volere dare a nessuno patenti di vizio o virtù, è certo che nel Lazio il numero delle indennità di accompagnamento è cresciuto del 102,5% tra il 2002 e il 2009 ed è l’impennata più vistosa su un campione di 18 Regioni (escluse Trentino Alto Adige e Val d’Aosta). Anche il numero delle pensioni di invalidità ha registrato nel Lazio un aumento record rispetto alle altre Regioni: 40% contro il 5% del Friuli e il 23,8% della media nazionale.
Se nel settore dell’invalidità la crescita del numero delle pensioni oscilla tra un incremento del5,2% in Friuli ad un massimo del 46,8% in Campania, lascia in un certo senso sorpresi vedere che la Sicilia è tra le Regioni più morigerate con un incremento del numero delle invalidità del 7,5% soltanto nel periodo considerato. Il numero degli accompagnamenti, però, è più vistoso e arriva al 36,7%. Solo il Veneto ha fatto meglio (+31%). Comunque è sempre meno dell’incremento registrato in Calabria (+86,7%), Molise (+80,8%),Puglia (+80,6%), Umbria (+78,6%) e marche (+61,6%). La Sicilia ”batte” anche la Lombardia dove l’incremento del numero degli accompagnamenti è stato quasi doppio (+68%) che nell’isola. Si sono rivelate di ”manica larga” anche la Toscana (+58,5%) e l’Emilia Romagna (+54,2%). Numeri alti anche in Piemonte (+43,9%).
Ora, sulla spinta della crisi, il governo studia la stretta nel ginepraio dell’assistenza. Oggi per gli invalidi civili l’assegno e l’indennità di frequenza minori sono pari a 255,13 euro al mese, con un tetto di reddito personale annuo di 4.382,43 euro. La pensione di inabilità è di 255,3 euro al mese con un limite di reddito personale annuo di 14.886,28 euro. L’indennità di accompagnamento è di 472,04 euro e non ha limite di reddito alcuno. Tetti al reddito sono previsti per i ciechi e per i sordomuti. Introdurre un vincolo di reddito per gli accompagnamenti può essere un criterio, sapendo però che finirà per ricadere sui lavoratori dipendenti vista l’alta evasione tra gli autonomi.