Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  maggio 17 Lunedì calendario

DENTISTI, ARCHITETTI, LEGALI: CLIENTI A CACCIA DI LOW COST

Avvocati che "scendono in strada" e allo studio ovattato preferiscono il piano terra con tanto di vetrina. Dentisti che offrono prestazioni a prezzi scontati. O architetti che con l’aiuto del web forniscono una consulenza virtuale con un taglio dei costi. E persino psicologi che hanno sostituito il lettino di Freud con una semplice sedia e utilizzano la Rete per farsi conoscere.
Per i professionisti è in atto una vera e propria mutazione genetica all’insegna del low cost e del 2.0. Un fenomeno che ha ricevuto una forte spinta dal decreto Bersani sulle liberalizzazioni del 2006 che ha abolito le tariffe minime e consentito ai professionisti di pubblicizzare la propria attività. E che la crisi, con l’esigenza di tenere sotto controllo il portafoglio, ha accentuato sempre di più. Anche se gli Ordini non lo accolgono con entusiasmo. «Si tratta ancora di un mercato di nicchia, un low cost di qualità ”chiarisce il presidente di Assolowcost Andrea Cinosi – con un valore stimabile tra i 20 e i 25 milioni di euro nel 2009, il doppio rispetto al 2008 e destinato a crescere ancora quest’anno ». L’unica inquietudine è rappresentata dai progetti del ministro della Giustizia Angelino Alfano di reintrodurre le tariffe mi-nimeper i professionisti. Anche se gli addetti ai lavori assicurano che il loro «valore aggiunto» non risiede solo nel prezzo.
Per gli avvocati la rivoluzione copernicana è iniziata nel 2005a Genova. Pionera è stata Chiara Romeo, fondatrice del Negozio Giuridico. «Sono iscritta all’albo da vent’anni e mi sono accorta che in una società complessa come la nostra la figura dell’avvocato è diventata essenziale». Oggi il "negozio" conta cinque sedi (ha aperto anche a Mariano Comense, Rimini, San Giuliano Milanese e Firenze). «Siamo avvocati di pace e non di guerra – spiega – perché trattiamo solo casi che non comportano contenzioso in tribunale». La prima consulenza si paga «perché il lavoro intellettuale va retribuito. La nostra tariffa base è di 78 euro (65 più Iva), quella minima dell’Ordine per una consulenza è di 12,50 euro». Per Francesca Passerini, che insieme al collega Cristiano Cominotto nel gennaio 2008 ha dato vita a «A.L. assistenza legale» (si veda l’articolo a fianco) la novità sta nell’eliminazione delle barriere. «Avevamo notato che c’era una fascia di cittadini che non si rivolgeva ai legali perché spaventata da una serie di ostacoli, come lo studio, la segretaria, gli appuntamenti: qui si entra anche senza preavviso, la prima consulenza è gratuita, ma fin da subito mettiamo in chiaro quanto costerà l’intera pratica». Oggi A.L. conta 14 studi in vetrina in 12 città e 60 avvocati impegnati nel progetto. Accanto ai legali che abbandonano lo studio tradizionale per la nuova frontiera, c’è anche chi decide di far convivere le due esperienze. il caso di Marcella Bajona, titolare di uno studio a Milano, che un mese fa ha deciso di aprire una finestra low cost il sabato: «Diamo la possibilità – spiega – di una tariffa agevolata di 50 euro per i casi più semplici che vengono risolti con un solo appuntamento. una sorta di sportello per un’azione legale preventiva».
Per i dentisti l’opzione del low cost è stata la risposta al cosiddetto "turismo dentale" verso paesi che applicano prezzi scontati rispetto a quelli italiani. a questo che hanno pensato i cinque soci (tre medici, un tecnico di laboratorio e un manager) che nel marzo 2008 hanno fondato Progetto Dentale Apollonia a Gemona del Friuli. «Applichiamo uno sconto tra il 30 e il 50% – sottolinea il presidente Sandro Marini – frutto dell’ottimizzazione di tutti i passaggi della filiera, dallo stoccaggio all’uso dei materiali. Abbiamo un nostro laboratorio con 18 odontotecnici, tutto il lavoro lo facciamo noi. Siamo low cost, ma di qualità. Tanto che oggi abbiamo clienti sloveni che si rivolgono ai nostri centri, perché a parità di prezzi hanno una qualità superiore». E quest’anno il centro ha aperto altre tre cliniche nella regione. La formula ha contagiato anche gli architetti, che sfruttano soprattutto le potenzialità offerte dal web. «La parte principale del nostro lavoro resta l’attività tradizionale», chiarisce Gianluca Baroni, professionista di Ascoli Piceno che un anno fa insieme a due colleghi ha fondato il portale Arredy, che offre soluzioni di arredamento realizzate su planimetrie virtuali colorate a 50 euro per appartamento. «Tutto avviene attraverso il pc: in questo modo riusciamo a risparmiare in carta e tempo».
L’approdo al low cost sirivela in alcuni casi una carta da giocareper entrare nel mercato del lavoro in un momento di particolare difficoltà. successo a Federica Camellini, psicologa 32enne milanese, che insieme a tre colleghi ha dato vita all’inizio dell’anno a uno studio low cost con una vetrina su Internet. La prima consulenza è gratuita, poi una seduta costa 40 euro. «Il nostro obiettivo – dice ”è avvicinare la psicologia alla gente, anche dal punto di vista economico. C’è una fascia di popolazione che ha bisogno di cure ma non può permetterselo». Dopo lo scetticismo iniziale l’esperienza ha avuto successo, anche grazie al web. Tanto che a breve il team aprirà due nuovi studi in Lombardia e uno in Piemonte. Chiara Bussi • ORDINI IN TRINCEA: «NESSUNA GARANZIA SUI SERVIZI OFFERTI» - L’avanzata dei professionisti low cost non sfugge agli Ordini, che si interrogano su qualità del servizio e comunicazione. Quasi tutti barricati in trincea.
«Il fenomeno va considerato con molta cautela – sottolinea Giuseppe Renzo, presidente della commissione dell’Albo degli odontoiatri – anche perché la salute è una delle garanzie fissate dalla Costituzione e la prestazione di qualità in sicurezza costa». Uno degli aspetti più spinosi riguarda i messaggi pubblicitari che alcuni centri utilizzano per farsi conoscere. Se infatti il decreto Bersani del 2006 ha abrogato la legge 175/1992 che fissava alcune limitazioni alla pubblicità sanitaria «a fine 2009 – spiega Renzo – il ministero della Salute ha chiarito che le società di capitali hanno invece l’obbligo di attenersi alla legge». Il tema sarà al centro del congresso nazionale degli odontoiatri del prossimo 4 giugno a Conegliano Veneto.«Chiederò’ conclude Renzo – una linea molto dura nei confronti di chi non si attiene alle norme vigenti».
Per Simone Cola, vicepresidente del consiglio nazionale degli architetti, è difficile coniugare qualità e bassi prezzi. «In alcuni casi ”spiega ”si tratta di prezzi-civetta, trovate pubblicitarie per catturare clienti. Il mercato è molto competitivo, i professionisti tecnici sono certamente troppi e con la crisi in tanti stanno subendo tagli di fatturato. Non è però il low cost la soluzione».
Il Consiglio nazionale forense si è pronunciato sugli studi legali di strada lo scorso dicembre.Aprire un’attività di questo tipo «nonè di per sé illegittimo – sottolinea ”. Sono piuttosto le modalità operative/ comunicative adottate per la finalità di attrarre clientela che possono avere rilievo disciplinare, sotto il profilo dell’accaparramento di clientela e di informazione non conforme alla correttezza e al decoro». Con questa motivazione il Cnf ha confermato la decisione dell’Ordine di Brescia che ha comminato ai fondatori di Alt, Assistenza legale per tutti (si veda l’articolo di fianco)la sanzione della censura per l’acronimo dato al loro studio. Secondo l’Ordine, infatti, il nome rimandava al significato della parola "alt" e sembrava voler intimare ai passanti di fermarsi, «con una «modalità illecita di acquisizione dei clienti». I due avvocati hanno così modificato il nome con "Al- Assistenza legale, ma hanno impugnato la decisione di fronte alla Cassazione.
In controtendenza,invece il segretario dell’Ordine degli psicologi della Lombardia, Carlotta Longhi, che apre al low cost «ma a patto che si rispetti sia la qualità sia la dignità del professionista». Fr.Ba. C.Bu.