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 2010  maggio 15 Sabato calendario

DIVENTARE GEISHA

Donne manager, casalinghe, segretarie e impiegate di banca tornano sui banchi di scuola. Al posto del grembiule indossano kimono e infradito. C’è la lista d’attesa per seguire le lezioni tenute dalla scrittrice Miriam Bendìa sulle arti delle geisha di Kyoto. Saranno i successi registrati al Japan Palace di Lucca come al Palazzo Reale di Milano. Sarà l’interesse dimostrato in più di un’occasione da Maurizio Costanzo nella trasmissione ”L’uomo della notte”. Questo insolito corso itinerante (congliocchidaorientale@gmail.com) il 22 maggio farà tappa a Roma, al Centro di Naturopatia: 500 euro, 30 ore di lezione e attestato finale. Ma solo dopo aver superato l’esame finale, il geisha-party (ozashiki): le apprendiste geisha vestite in kimono danzano, cantano e suonano il tipico shamisen davanti a un pubblico maschile.
C’è poca teoria e molta pratica in questa scuola dove s’impara tutto, tranne a saperci fare con gli uomini. Perché ”gei” in giapponese significa arte e ”sha” persona: quindi la geisha non è una cortigiana né una bambola con le labbra dipinte, ma un’artista.
Ore 10, trucco
Ore 10, lezione di trucco: «Quando una geisha o una maiko si dipinge il viso con la polvere bianca che crea la tipica maschera è un processo molto diverso dal normale make-up delle altre donne», spiega Miriam Bendìa. Si comincia con il viso e si finisce con la vestizione. Nel mezzo si prepara il bintsuke: una sorta di cera profumata. Per la base bianca (che chiamano oshiroi), mescolano la polvere tradizionale con l’acqua fino ad ottenere una morbida pasta. Poi si applica un po’ di rosso sulle sopracciglia, definite nella forma con una matita marrone. Sempre con il rosso si dipinge anche l’angolo esterno della palpebra, al di sopra delle ciglia. La quantità di rosso esibita ha un preciso significato: indica quanto tempo manca ad una maiko per divenire una geisha. Quindi è il momento dell’eyeliner nero e del mascara, per mar-
care la forma allungata dell’occhio». Ultime, ma non meno importanti, sono le labbra dipinte col rossetto tradizionale: il Kyo beni, il rosso di Kyoto. «Per gli uomini giapponesi le labbra sottili sono considerate molto attraenti e quella morbida mezzaluna li manda in estasi», spiega l’insegnante sottolineando che solo la geisha può dipingersi perfettamente le labbra. Mentre un’apprendista deve procedere per gradi; prima solo il centro del labbro inferiore, poi sempre di più mentre avanza negli studi.
In tre mosse
Geisha in tre mosse: impara a sorridere con gli occhi e non solo con la bocca; non dimenticare mai di dipingere sapientemente le labbra; ondeggia elegantemente mentre cammini. Parola della Bendìa, autrice del romanzo ”Diario di una maiko” divenuta la Bibbia delle aspiranti geisha: unica professione che richiede un tirocinio più lungo di quello di un medico. A Kyoto, occorre frequentare una scuola speciale che dura cinque anni. Ma le richieste delle turiste hanno spinto a organizzare una Geisha Accademy nella stazione termale della città di Ito, nel centro del Giappone. Si possono scegliere corsi di uno o due giorni (al costo di circa 150 euro) e imparare l’arte del kimono, del trucco, della danza, del canto e soprattutto della seduzione. A chi cerca qualcosa del genere, dentro i confini italici, la scuola per diventare geisha prevede un programma ricco: scuola di trucco oshiro, kitsuke (o arte della vestizione del kimono), conoscenza del significato e dell’utilizzo degli ornamenti floreali per le complicate acconciature (hana kanzashi), cerimonia del tè (sadoh), arte della calligrafia (lo shodo) e di disporre i fiori (ikebana). Immancabili le lezioni di gastronomia nipponica. Dulcis in fundo, l’esercizio del portamento.
Un programma fitto che desta curiosità anche negli uomini, tanti di loro chiedono di iscriversi alle lezioni. Il motivo? Sperano d’incontrare donne che ricordano la geisha nell’eleganza, nella bellezza e nella raffinata cultura orientale.

IL DECALOGO
LA BOCCA
Fai tua la magia di quella bocca rossa che sembra un petalo di rosa
LO SGUARDO
Non sprecare neanche uno sguardo: osserva un uomo con occhi di fuoco, affinché rimanga senza respiro, altrimenti non guardarlo affatto. Ma lasciati ammirare da lui
LA NUDIT
La nudità esplicita non assicura l’erotismo, l’eros si esprime soprattutto attraverso il vedo e non vedo
IL COLLO
Non nascondere il collo con i capelli. Gli uomini trovano molto sensuale questo spicchio di pelle, è un velato richiamo ad altre intime nudità che loro bramerebbero scoprire
LA BELLEZZA
La bellezza è un’arma potente, ma non dimenticare le altre a tua disposizione: l’eleganza, l’ironia, il senso dell’umorismo e la cultura
LA MODA
Non seguire semplicemente la moda del momento, crea tu la tua moda personale
IL CORPO
Impara a conoscere il tuo corpo e il tuo volto: la familiarità con la tua pelle si trasformerà in puro fascino
IL FIORE
Quando scegli i gioielli non dimenticare i capelli: un fiore, che sia di seta o di pietre preziose, renderà unica e originale la tua acconciatura. Ogni mese ha il suo fiore prediletto, lasciati guidare dalla stagione (della vita e dell’anno) che stai vivendo
LA PERFEZIONE
La perfezione deve essere il tuo scopo ultimo: non importa raggiungerla quanto tentare di conquistarla. Ogni giorno arricchisci con un nuovo dono il tuo corpo e la tua anima
GLI ALTRI
Non lasciare che gli altri decidano come tu debba essere; sii libera, unica e speciale e non scordarlo mai. Segui sempre l’istinto e lasciati guidare solo dal tuo cuore