Frammenti, 15 maggio 2010
Tags : Sarah Bernhardt
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "BERNHARDT, SARAH"
- gli uomini di potere, se volevano poi avere rapporti sessuali, miravano alla contessa Castiglione, a Mata Hari, a Sarah Bernhardt o a Marilyn Monroe (Umberto Eco, L’espresso, 25/2/2010)
- Felix Nadar (qui accanto, 1854) immortalò con suo obiettivo tutti i grandi del suo tempo: in alto da sinistra, Charles Baudelaire (1855), Sarah Bernhardt (1866), Eugene Delacroix (Laura Leonelli, Il Sole-24 Ore 7/2/2010)
- Al colmo del prestigio Tesla diventa un personaggio mondano, frequenta lo scrittore Mark Twain e l´attrice Sarah Bernhardt (Federico Rampini, la Repubblica 31/1/2010)
- Sarah Bernhardt con quell’infantile mania per le bare, ma che si vestiva in sartoria (Fabiana Giacomotti, Il Foglio 2/1/2010)
- Prendete la galleria del più grande fotoritrattista dell´Ottocento: Nadar. Baudelaire ti trafigge con gli occhi, Sarah Bernhardt sogna, Rossini sembra aver annusato un cattivo odore; ecco, forse solo Dumas padre accenna a una smorfietta ironica, del resto è nel suo personaggio, comunque sotto il baffo non si capisce bene (Michele Smargiassi, la Repubblica 18/10/2009)
- Sarah Bernhardt, che dormiva tra i fiori in una bara foderata di raso bianco. Appassionata di esecuzioni capitali (Giuseppe Scaraffia, Femme Fatale, Vallecchi 2009)
- Amore «L’amore è un colpo di reni e un colpo di spugna» (Sarah Bernhardt) (Giuseppe Scaraffia, Femme Fatale, Vallecchi 2009)
- Sarah Bernhardt riceveva gli ospiti allungata su una candida pelle d’orso (Giuseppe Scaraffia, Femme Fatale, Vallecchi 2009)
- Cibo. Fingetevi inappetente, ma solo dopo esservi rimpinzate di nascosto, come la Divina attrice Sarah Bernhardt (Giuseppe Scaraffia, Novella 2000, n. 22, 28/05/2009, pp. 28-29)
- Del resto aveva fatto scandalo anche la pièce drammaturgica della quale il libretto era la trasposizione, la Salomé che Wilde aveva scritto in francese nella speranza che il ruolo fosse ricoperto da Sarah Bernhardt, che non rivestì mai gli abiti (né mai se ne spogliò, come previsto dal copione) (Pierluigi Panza, Corriere della Sera 14/4/2007 - Lettere)
- Un giorno René Lalique avrebbe disegnato un diadema di fiori di perle per la preziosa testa di Sarah Bernhardt, che recitava il ruolo di Melisenda in La principessa lontana di Edmond Rostand nel 1895 (Panorama 05/04/2007, pag.150 Sandra Petrignani)
- Oscar Wilde diede un banchetto in onore dell’attrice Sarah Bernhardt. Al termine della tumultuosa la Bernhardt salì sul tavolo e lasciò una firma sul bianchissimo soffitto del poeta (Dizionario del Dandy, Giuseppe Scaraffia, Sellerio 2007)
- Sarah Bernhardt aveva 79 anni quando andò a trovarla all’ultimo piano di un palazzo parigino un ammiratore, che, ancora col fiatone per via delle scale, le chiese perché abitasse così in alto. Risposta: " l’unico modo che mi rimane per lasciare gli uomini senza fiato" (Notizie tratte da: Mardy Grothe, 600 risposte fulminanti, Orme editori, 2006, 335 pagine, 16 euro)
- l «Vin Tonique a la coca du Perou», ottimo Bordeaux unito a un infuso di foglie di coca, un «tonico stimolante molto popolare nei pubblici ospedali e nelle istituzioni religiose», «ottimo per il corpo e per la mente in quanto nutre, fortifica e rinfresca», come si poteva leggere sull’etichetta. Il beverone ottenne notevole successo, tanto da rendere milionario l’intraprendente còrso il quale ebbe tra i suoi molti clienti la Regina Vittoria, Sarah Bernhardt, mile Zola, Charles Gounod, Thomas Edison, H. G. Wells, il presidente americano McKinley e, appunto, Papa Pecci (Il Giornale 05/10/2005, pag.42 Paolo Granzotto)
- Napoleone possedeva 240 paia di guanti, poco più della moglie Giuseppina, che indossava solo quelli alti fin sopra il gomito. Stesso modello per Sarah Bernhardt che li utilizzava per nascondere le braccia troppo magre (Luisa Espanet, "Libero" 2/1/2004, pagina 13).
- La Salle Garnier dell’Hotel de Paris a Monaco viene inaugurata da Sarah Bernhardt il 25 gennaio 1879 (Enrica Roddolo, ìLa dinastia dei Grimaldi. Settecento anni di storia e leggenda del Principato di Monacoî, Piemme Editore 1997)
- Invece il poeta (D’Annunzio) tradì la Duse offrendo la prima del lavoro (La città morta, primo lavoro realizzato per il nuovo teatro immaginato da D’Annunzio e la Duse), terminato l’11 novembre 1896, alla rivale Sarah Bernhardt (Claudine Brcourt-Villars, "Gli amanti di Venezia", Edizioni dell’Altana)
- Al debutto parigino della Duse, nel 1897, la rivale Sarah Bernhardt si presentò coronata di rose rosse e rimase in piedi applaudendo i passi che producevano meno effetto sul pubblico. In questo modo "rese il favore" alla Duse, che poche sere prima aveva assistito, applaudendo in piedi, a un suo spettacolo (Claudine Brcourt-Villars, "Gli amanti di Venezia", Edizioni dell’Altana)
- «Venuta dall’America, la vostra coca dona ai miei Padri Bianchi, figli dell’Europa, la forza di civilizzare l’Africa e l’Asia» (Armad Lavigeire, cardinale, in una lettera di ringraziamento ad Angelo Mariani, farmacista, che dal 1807 al 1913 vendette a oltre mille celebrità, tra cui tre papi, Sarah Bernhardt, Thomas Edison, mile Zola, il suo ”vin tonique à la coca du Pérou”: 60 grammi delle migliori foglie di cocaina macerate per dieci ore in un litro di fine Bordeaux) (Claudio Cappuccino, Fuori Luogo n. 1/2001)
- Sarah Bernhardt teneva in casa un tigrotto (Daria Galateria su Il VenerdÏ di Repubblica del 24/08/01 a pagina 22.)