Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  maggio 13 Giovedì calendario

«TROPPE MULTE AI DEPUTATI» «USATE IL TRAM» – E

il deputato disse: «Basta multe, non se ne può più!». A dare voce al popolo degli «onorevoli contravvenzionati» è stato, ieri mattina nell’aula di Montecitorio, Giuseppe Consolo, del Pdl, che a sorpresa ha chiesto la parola per un «increscioso» fatto personale: «Ogni giorno a noi parlamentari arrivano notifiche di violazioni del codice della strada, frutto di un atteggiamento pretestuoso. Noi qui veniamo a lavorare, non a bighellonare! La mia auto ha il contrassegno per l’accesso nella Ztl. Chiedo alla presidenza di farsi portavoce del nostro disagio presso il Comune di Roma». Nodo del contendere, le numerose multe per divieto di sosta attorno al Parlamento o per il passaggio nelle corsie riservate ai bus. Consolo è stato appoggiato dai colleghi di partito Gabriella Carlucci e Domenico Di Virgilio (« vero, capita anche a me!») ma, al termine della seduta, bersagliato dall’ironia di Francesco Barbato, dell’Idv («Ma ci faccia il piacere, direbbe Totò. Un consiglio: prendano il tram»).
E il caso, adesso, provoca tensioni con il Campidoglio. «Valuteremo le critiche, ma sia chiaro che noi applichiamo norme che valgono per tutti: parlamentari e non», ha detto il comandante dei vigili urbani, Angelo Giuliani. Più esplicito Carlo Buttarelli, che dirige il Gruppo intervento traffico (Git): «Gli onorevoli perseguitati? Ah, questa è bella! Il problema è la tipica arroganza di alcuni parlamentari che ritengono di dover assolvere il proprio mandato elettorale parcheggiando in doppia fila». Controreplica di Consolo: «C’è stato un equivoco: non ce l’avevo con i vigili ma con gli ausiliari del traffico, più giovani e inesperti. Sono terribili! Fanno multe a raffica: oggi me ne sono arrivate 9, giovedì scorso 7!». Onorevole, ma se il suo autista rispettasse i segnali... «Non è così: esiste un accordo con il Comune secondo il quale noi nelle zone riservate possiamo passare. Basterebbe usare il buon senso, come fanno i vigili...». Vero, l’accordo c’era. Ma è scaduto da un pezzo: «Con delibera di giunta del 2001 – ha precisato in serata l’assessore al Traffico, Sergio Marchi – il diritto è stato limitato alle sole alte cariche dello Stato».
Fabrizio Peronaci